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Juventus: vittoria con molti rimpianti

XXI secolo Alberto Russo Juventus Stadium

Non è nemmeno finita la prima frazione di gioco e lo Juventus Stadium ne ha già vissute tante, l’ultima pare essere quella più negativa, Alvaro Morata ha appena siglato la rete del nuovo vantaggio bianconero raccogliendo l’assist del tentacolare Pogba, a centrocampo però viene toccato duro e si accascia al suolo.

A quel punto si teme il peggio, la Juventus ha perso poco prima Andrea Pirlo per un fastidio muscolare al polpaccio, fare bis di infortuni renderebbero la seconda frazione e il ritorno in Renania quasi angosciante. Poi però lo spagnolo si rialza e aiuta la squadra a difendere e forse anche a recriminare qualche barlume di successo in più nei successivi 45′.

Cosa si è visto nel primo atto della sfida incrociata Italia-Germania parte infinita? Il coraggio di due squadre che non hanno mai tirato il piede, una buonissima tenuta fisica, certo spalleggiata e distribuita lungo l’intero corso del match, ora io colpisco te dopo tu fai lo stesso. La Juventus ha meritato ma si è presa una piccola responsabilità, quella di non aver inferto qualche altro colpo letale, peraltro giunto su un piatto d’argento e non solo una volta.

In quello che per anni è stato il Westfalen Stadion e che oggi per volere del business il capoluogo della regione della Ruhr conosce come Signal Iduna Park sarà durissima, i tedeschi fanno del gioco offensivo la loro arma migliore e quasi sempre riescono a colpire soprattutto tra le mura amiche. L’effetto tifosi sarà inebriante per i gialloneri, un tempio che sfiora le 84 mila presenze e che registra il sold out dall’alba dei tempi, non di certo una cartolina rassicurante per Allegri che avrà dalla sua però due risultati su tre, statistiche alla mano 60 e 40 forse anche di più.

La Juventus ha fatto la gara per meno tempo e ha segnato una rete in più, due infortuni hanno riempito i taccuini dei livescore, prima Weidenfeller, vecchio generale di spogliatoio il cui culmine calcistico pare aver superato di gran lunga il presente, poi Chiellini che è scivolato su una zolla in cui è rimasto schiacciato con il viso all’ingiù sperando di alzare gli occhi e di credere nella pietà di Reus. La sensazione è che se gli uomini di Allegri riuscissero con continuità ad avvicinarsi all’area di Klopp, il risultato potrebbe gravitare verso le speranze bianconere, ad oggi mancano 21 giorni, c’è uno scudetto da archiviare e una prima battaglia in Tim Cup da affrontare prima, poi inizierà la campagna tedesca.