Nel 2013 il 28,4% dei residenti in Italia è a rischio povertà o esclusione sociale, secondo la definizione adottata nell’ambito della strategia Europa 2020. E’ quanto è emerso dall’analisi dell’Istat sul reddito e condizioni di vita condotta nel 2013. I valori più elevati di rischio di povertà si registrano tra i residenti del Mezzogiorno (46,2%). Il rischio è alto anche tra i componenti di famiglie numerose (39,8%) con tre o più figli (43,7%), soprattutto se minori (45,4%) o con un solo reddito (46,1%).
Inoltre, sempre da dati Istat, si rileva che la metà dei nuclei familiari residenti in Italia ha percepito, nel 2012, un reddito netto non superiore a 24.215 euro l’anno (circa 2.017 al mese). Nel sud e nelle Isole il 50% delle famiglie guadagna meno di 19.955 euro (circa 1.663 euro mensili). Il reddito medio delle famiglie che vivono nel Mezzogiorno è pari al 74% di quello delle famiglie residenti al nord, per il centro Italia il valore sale al 96%.