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Isis, Al Baghdadi è tornato

Al Baghdadi, al secolo Abu Bark Al Baghdad, o meglio noto come il Califfo del Terrore al capo dello Stato Islamico o Isis è tornato a far parlare di se.

Nonostante le ultime notizie, legate allo scorso anno, lo davano per morto a seguito di un bombardamento che distrusse l’ex capitale dell’Isis, Raqqa, il leader del terrorismo a sfondo islamico a capo dell’organizzazione con a base un distorto concetto di jihad e un’estremizzazione della sharia, sembra sia ancora in vita.

Già lo scorso luglio erano spuntati alcune prove in merito alla sopravvivenza dell’ex leader dell’Isis, smentite subitamente dalle forze politiche agenti negli territori liberati dalla morsa dello Stato Islamico, che in due anni ha demolito non solo i beni artistici-architettonici presenti nel Medioriente, ma ha distrutto l’equilibrio, già precario, presente tra i territori del Magreb, il Medioriente e alcune arre dell’Africa, in cui è forze il fanatismo islamico ed in cui ha raccolti larghi proseliti lo Stato Islamico.

In un audio di 54 minuti lanciato dall’organo di stampa e media dello Stato Islamico, Al Furqan, il califfo Al Baghdadi si rivolge ai “mujaheddin”, ovvero, coloro intenti a combattere per la fede islamica. Intanto, si cerca di far chiarezza e comprovare l’autenticità del messaggio audio circolante.

Era dal settembre del 2017 che messaggi di questo tipo non erano stati fatti circolare in rete e neanche tra i media, dando maggior veridicità alla notizia diffusa l’anno scorso in merito alla morte dell’ex leader dello Stato Islamico.

Elemento certamente sconvolgente, è il fatto che gli argomenti trattati all’interno del messaggio sono tutti riferiti all’attualità della scena politica internazionale.

All’interno del messaggio audio, infatti, vengono espresse considerazione ad esempio sulla attuale condizione socioeconomica della Turchia e di Erdogan e delle divergenze aventi con gli Usa e Trump, soprattutto a seguito delle manovre finanziarie ed economiche venutesi a creare con la politica dei dazi, che ha portato la caduta della lira turca in Borsa.

Il riferimento all’attualità, certamente, non stupisce, in quanto concede maggior attendibilità e veridicità all’audio diffuso, in quanto le stesse prove sulla vera morte del leader dell’Isis sono nominali.

Le stesse notizie in merito alla vita ed all’attività di Al Baghdadi sono incerte, in quanto le uniche immagini che lo ritraggono sono databili 2014, anno in cui proclamò l’avvento dello Stato Islamico di cui si proclamò “califfo”, nella moschea di Mosul in cui egli era imam.

La vicenda tanto enigmatica di Al Baghdadi non è un unicum, in quanto un alone enigmatico è presente anche intorno alle figure terribili di altri leaders del fondamentalismo islamico a sfondo terroristico, come Osama Bin Laden ed Al Zawahiri, figure a capo di Al Qaeda.

Domenico Papaccio
Domenico Papaccio
Laureato in lettere moderne presso l'Università degli studi di Napoli Federico II, parlante spagnolo e cultore di storia e arte. "Il giornalismo è il nostro oggi."