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San Pasquale Baylon: chiesa di Chiaia

Potrebbero sorgere dubbi riguardo all’identificazione di San Pasquale a Chiaia con il Santo Pasquale de Baylon, ma in realtà parliamo della stessa persona. A Napoli sono molti i luoghi intitolati a lui, poiché nel periodo della dominazione spagnola molti fedeli vi si rivolgevano formulando dei voti.

In effetti, in seguito, verso le metà del 1700 anche il sovrano Carlo III di Borbone, che ai tempi governava Napoli, ordinò la costruzione dell’edificio, commissionando il progetto ad un architetto indiano, che poi battezzò con il suo cognome in Antonio Borbone. L’intento del sovrano era formulare un voto al Santo, per volere di sua moglie Maria Amalia di Sassonia, con la speranza di poter generare un erede.

Nel centro di Via Chiaia si può ammirare questo piccolo esempio di architettura barocca con una pianta a croce greca. Quando i lavori terminarono, la chiesa fu affidata ai Padri Alcantarini Leccesi di San Pasquale. Il Santo in Campania gode di una forte devozione ed è inoltre ricordato come Santo protettore di cuochi e pasticcieri e delle donne che cercano marito, infatti si ricorda un detto che recita “San Pasquale Baylonne protettore delle donne, fammi trovare marito, bianco rosso e colorito, come te, tale e quale, o glorioso San Pasquale”; gode anche del titolo di inventore dello zabaione che si dice abbia consigliato alle donne per riaccendere la passione dei loro mariti.

Oggi Il culto è ancora molto acceso, anche tra i giovani, come il cantautore napoletano Tommaso Primo, che qualche anno fa ha composto una canzone intitolata “ San Pasquale a Chiaia”.