Allo stadio San Siro di Milano, l’Inter fronteggia il Napoli, in uno scontro che si preannuncia carico di significati.
I nerazzurri cercano di reggere agli assaltidei cugini del Milan, vittorioso a Genova, con un goal del redivivo Andrè Silva. I partenopei obbligati alla vittoria, per riconquistare il primo posto.
Abbraccio ad inizio gara tra i tecnici toscani, Sarrie e Spalletti, che al di là della dialettica, mantengono una aplomb impeccabile.
Prima dall’inizio della gara i giocatori si riuniscono in un abbraccio a maglie sciolte, per commemorare nel minuto di silenzio, la scomparsa prematura del collega Davide Astori. La commozione è tanta e Insigne appare tra i piu provati.
Inizia la gara e al 1′ Reina sbaglia un rinvio, su cui l’inter conquista una punizione, senza pero alcun esito. Le squadre si studiano e il Napoli si distingue solo per un possesso palla, che però, non produce alcun risultato.
Al 17′ giallo per Allan per un fallo su Icardi lanciato in contropiede. Al 37′ è invece Gagliardini, ad intervenire duro su Mertens, con un fallo al limite del rosso, che l’arbitro sanziona pero con un giallo pareggiando così i conti.
Bisogna invece attendere fino al, 44′ per assistere al primo calcio d’angolo della gara, in favore del Napoli, che non sfrutta pero l’occasione e dopo un minuto di recupero, il direttore di gara, invia le squadre negli spogliatoi. Il primo tempo è tutto qui.
Ci si aspetta che il mister Sarri, negli spogliatoi, strigli sonoramente i propri ragazzi, così come allo stesso modo anche Spalletti, faccia con i suoi uomini e in effetti all’ingresso in campo i nerazzurri sembrano decisamente più in palla. Al quarantasettesimo Infatti su un fallo concesso all’Inter, con conseguente calcio di punizione dalla sinistra, la palla arriva al centro e Skriniar di testa, anticipa la difesa azzurra, colpendo il palo sulla sinistra di Reina. Il Napoli si salva, ma nei successivi cinque minuti l’Inter sembra aumentare la pressione di gioco e creare qualche problema in più alla difesa Azzurra. Il Napoli però reagisci e al cinquantesimo Insigne, con uno dei suoi tiri a giro da fuori area, manda fuori di poco la palla sulla sinistra del portiere nerazzurro. Al cinquantunesimo invece è kulibaly, che nel tentativo di salvare su un tiro proveniente dalla destra, colpisce male la palla e la mette in angolo. Al 66esimo tocca ancora Insigne con un pallonetto far uscire la palla alta sulla traversa, al sessantanovesimo tocca invece a Mertens, tirare con la palla fuori di un metro. Al 69esimo è ancora Mertens a seguito di una azione confusa colpire la palla da fuori area, nel tentativo di insaccare in pallonetto, con la sfera che però termina alta. Al settantasettesimo il subentrato Eder tira dal limite dell’area con Reina che para. Sostituzione al 71′ con Zielinski subentrato ad uno spento Hamsik. La gara prosegue e al settantanovesimo incomincia lo show di Insigne che ben servito da mertens dalla destra, con un rigore in movimento, calcia male e tira alto sulla traversa. È ancora Insigne all’ottantesimo, che si smarrisce nell’area piccola, calciando contro il difensore avversario e perdendo un tempo di gioco. Al 86esimo esce Mertens per far posto a Milik mentre al 88′ esce uno stanchissimo Allan in vece di Rog. Purtroppo la partita non cambia e dopo 3 minuti di recupero l’arbitro decreta il termine delle ostilità.
Partita poco reattiva per il napoli che nonostante il 63% di possesso palla sterile, non tira mai in porta.
Gli azzurri apparsi poco determinati nella fase della conclusione, sembrano essere smarriti e con la sindrome del braccetto, nota ai tennisti, non ha avuto il coraggio di vincere la gara, perdendosi in scontri Uomo contro uomo, che al di là dell’ eventuale errore tecnico e parso manifestare soprattutto, limiti di tipo psicologico, per i calciatori partenopei, che non hanno forse saputo, far fronte alla pressione Imposta dagli avversari juventini. Il pareggio odierno mette gli azzurri nella condizione di non essere più padroni del proprio destino, ponendoli un punto sotto la Juventus, che ha ancora però da recuperare la gara interna contro l’Atalanta. Inter che dal canto suo è apparsa rinunciataria. I nerazzurri Infatti, eccezion fatta per il palo colpito nel secondo tempo, sono sembrati limitarsi a cercare di contenere il Napoli, senza mai proporsi decisamente, ne cercare la vittoria.
Finisce così, a reti inviolate, la gara di San Siro, che non regala alcun vincitore ma semmai due squadre vinte.