Il calcio è così: si vince, si perde, e spesso si pareggia. A distanza di 4 mesi si è disputato nuovamente lo scontro Inter-Napoli, al Meazza, terminato 0-0. Nel match d’andata, finito con la vittoria per 4 reti a 2 del Napoli, il San Paolo aveva accolto l’ex allenatore Walter Mazzarri con due schieramenti ultras opposti: da un lato la Curva A in disaccordo con l’atteggiamento dell’ex Mister nella fase pre-trasferimento all’Inter, dall’altro la Curva B che ringraziò Mazzarri con uno striscione a 3 gradoni.
Un match di tutto rispetto si palesava all’orizzonte, una gara che avrebbe consolidato il 3° posto del Napoli in caso di vittoria, una disputa da schiaffo morale mazzarriano in caso di successo per l’Inter. E invece se il primo tempo ha evidenziato le buone doti dell’Inter, il secondo tempo ha visto il quasi totale possesso palla del Napoli e un palo di Inler poco fortunato.
Paura azzurra per l’argentino Higuain, El Pipita, costretto ad uscire dal campo in barella dopo un duro scontro regolare con Andreolli. Pare che la finale di Coppa Italia non sia ancora compromessa: il primo bollettino medico parla di un duro trauma contusivo e di una piccola distorsione alla caviglia. Nei prossimi giorni si potranno avere notizie più certe.
Nel pre-partita il tecnico Benitez si è dichiarato pronto ad avere aritmeticamente il terzo posto in tasca e fiducioso nel battere i record delle vittorie in trasferta. Una ‘mentalità vincente’ aveva chiesto Rafa, senza pensare alla finale di Coppa Italia, e così è stato: è parsa una squadra che giocava per la vittoria, ma che non è riuscita a raggiungere l’obiettivo.
L’Inter non torna certo da un’annata perfetta ma la sua prestazione non ha lasciato l’amaro in bocca e il tecnico Mazzarri ha così commentato a Sky il match: “Guardo sempre la prestazione, nel primo tempo abbiamo offerto una grande gara. Abbiamo sofferto qualcosa in contropiede, ma avremmo meritato il gol”. E intanto il presidente dell’Inter Tohrir si è dichiarato ben disposto a mantenere gli accordi presi con Mazzarri e a portare a termine il progetto iniziato con lui, senza nostalgie per Mourinho.
Le dichiarazioni di Moratti prima del match non sono state di certo carine nei confronti dell’ex allenatore spagnolo dell’Inter Rafa Benitez: “Benitez si è fregato con le sue mani. Non voleva che si parlasse del Triplete. Come se dovessimo vergognarcene. E se Leonardo fosse arrivato prima, magari avremmo vinto un altro scudetto”. Di rimando Benitez si è sempre lamentato di non avere avuto a disposizione una rosa calcistica per i progetti che lui aveva in mente. A quanto pare il calcio di possesso palla e di avanzamento non è mai piaciuto a Moratti, né ai tifosi: diverso da quello imposto dal precedente Mourinho ai tempi del Triplete, e per lo spagnolo, ora azzurro, l’Inter è l’unica squadra in cui il ricordo della sua presenza non è ben accolto. Con la rosa fornitagli da De Laurentiis invece, Benitez può mettere in pratica il suo gioco che, a quanto pare, piace al presidente quanto ai tifosi, fiduciosi nel nuovo allenatore: dopo i 4 anni del calcio mazzarriano, hanno ben accolto il nuovo tecnico e le sue ‘rivoluzioni’. Ora si attende soltanto la finale di Coppa Italia.