L’insalata russa è il piatto che non può mai mancare a tavola durante le feste. Si tratta della più nota delle insalate composta di verdure cotte o crude ed è servita come antipasto o come contorno.
Per quanto riguarda l’origine, esistono varie ipotesi ed è difficile risalirne a causa delle diverse ricette, con le quali essa viene preparata nei vari paesi.
Secondo alcune fonti essa è stata creata nell’800 da Lucien Olivier, cuoco russo di origine belga, a Mosca. Questo piatto divenne quasi un’istituzione nella capitale russa e protagonista di banchetti ufficiali.
L’insalata russa fu detta insalata Olivier ed era preparata con una ricetta assai diversa da quella diffusasi in seguito.
Secondo alcune fonti gli ingredienti originali erano: carne fredda, lingua fredda, salsiccia, prosciutto e tartufo.
Secondo altre fonti gli ingredienti dell’insalata russa erano: pernici, patate lesse, uova sode e cetrioli sottaceto.
Gli ingredienti del piatto erano dunque assai diversi da quelli utilizzati attualmente in Italia.
Secondo un’altra ipotesi ancora, questa insalata si chiama russa, perché durante l’invasione francese in Russia, un politico francese, Lucien Olivier (dunque un omonimo del cuoco dell’ipotesi precedente) l’avrebbe introdotta nel paese.
Secondo altri studiosi, prima di arrivare in Russia, tale insalata si era diffusa in Francia nel periodo di Caterina de’ Medici, quando si era trasferita nel paese transalpino con i suoi cuochi al seguito, che introdussero alcune ricette della propria patria. Il piatto avrebbe dunque un origine italiana secondo questa ipotesi.
Nella Russia degli zar, l’insalata russa era un piatto per ricchi, divenuto poi durante il periodo sovietico, un piatto popolare e molto più economico.
Divenne anche un antipasto di base nei pranzi festivi russi, soprattutto a Natale e a Capodanno.
L’insalata russa è un piatto molto amato anche nelle repubbliche dell’ex unione sovietica, dove troviamo una buona quantità di pollo. Questa è appunto un’altra delle tante varianti.