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Inghilterra: più di 50.000 contagiati in un solo giorno, è allarme lockdown

Covid in Inghilterra: è di nuovo allarme. I contagi tornano sopra i 50.000, ma Johnson non cambia idea – “Togliamo le restrizioni, ma state attenti.”

Nonostante un numero generoso di persone vaccinate, la stragrande maggioranza con Jonshon&Jonshon il numero di contagi è davvero notevole. Sicuramente la gara sportiva di calcio avvenuta in merito agli europei con l’Italia è stata complice del picco di contagi dato gli assembramenti avvenuti. A causa della partita e degli assembramenti inevitabili si sono verificate tantissime persone positive.

Il Governo è pronto a mantenere la promessa di togliere tutte le restrizioni anticovid il 19 luglio. Ma la situazione torna a spaventare e gli ospedali già tornano ad annaspare.

Ed ancora in Inghilterra sono ben 717 i ricoveri, cifra che non si vedeva dal 2 marzo. Cifre che spaventano, soprattutto perché la “Giornata della libertà” decisa da Boris Johnson è prevista tra tre giorni. Il 19 luglio, infatti, le restrizioni legali previste per arginare la diffusione del covid verranno revocato totalmente. I ministri sono riluttanti a ritardare nuovamente lo sblocco dopo aver già esteso le restrizioni per quattro settimane oltre il limite precedentemente fissato per il 21 giugno.

Il Governo sembra voglia fare affidamento sui britannici e, quindi, sul rispetto volontario dell’uso delle mascherine e dei passaporti vaccinali. Ma la preoccupazione è alle stelle. La variante Delta sta riportando la Gran Bretagna a numeri di contagio pericolosi e il record negativo di morti di ieri, 63 vittime, la cifra più alta da marzo, è un campanello d’allarme che il primo ministro inglese non sembra voglia prendere in considerazione.

Ovviamente in estate sarà molto difficile far mantenere una particolare attenzione a tutti i cittadini, ma soprattutto valutare un lockdown totale adesso sarebbe davvero un problema anche se inevitabile se la situazione non dovesse migliorare.

Il numero dei contagi è il più alto registrato dal 15 gennaio, quando l’Inghilterra era in pieno lockdown.