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Infibulazione dell’Isis: era una bufala

Il 23 luglio XXI Secolo e altre testate avevano raccontato di un “decreto” dell’autoproclamato califfo dell’Isis, Abu Bakr Al Baghdadi, secondo cui tutte le donne dello Stato islamico (Isis) dovevano essere sottoposte a infibulazione (mutilazione genitale – ndr) per impedire la diffusione del peccato. La notizia, inizialmente diffusa da AnsaMed, si è rivelata falsa. Ci scusiamo con i nostri lettori per averla riportata.

Il testo, che recava diversi errori tipografici e fonti non certe, diceva testualmente: “per proteggere lo Stato islamico in Iraq e nel Levante e nel timore che il peccato e il vizio si propaghino tra gli uomini e le donne nella nostra società islamica, il nostro signore e principe dei fedeli Abu Bakr al Baghdadi ha deciso che in tutte le regioni dello Stato islamico le donne debbano essere cucite”.