Infanzia negata. Matrimonio di massa a Bhopal

Celebrato un altro matrimonio di massa a Bhopal in India. Poche ore fa più di 80 coppie musulmane si sono unite in un rito collettivo organizzato appositamente per unire in matrimonio i soggetti più poveri della comunità. Molte delle spose che vi hanno partecipato sono bambine e secondo gli organizzatori sfuggono con le nozze a un futuro di povertà e prostituzione.
In Occidente un evento di questo tipo sarebbe considerato bizzarro, alternativo, probabilmente illegale a causa della presenza di bambine; in Oriente, e più in generale nei paesi poveri invece, il matrimonio di massa ha un’altra accezione: potrebbe essere definito più propriamente un meccanismo che appiana e risolve alcune situazioni sociali degradanti. Tale pratica è stata già svolta la scorsa primavera e negli anni precedenti in India, sia a Bhopal che a Vadia, nei pressi di Ahmenabas, conosciuta purtroppo come il paese delle prostitute.
Questo evento punta nuovamente l’attenzione su una battaglia che le Nazioni Unite, tramite l’Unicef, Un Women e l’Unfpa, stanno combattendo da molti anni contro i matrimoni precoci.
Stando agli ultimi rapporti presentati sul fenomeno dei matrimoni in età infantile, sulla sua diffusione e sulle problematiche legate a questa usanza, è dimostrata l’alta distribuzione dei casi di bambine-spose nei paesi in via di sviluppo, e si offre uno sguardo verso il futuro suggerendo azioni per arginare il fenomeno e proponendo misure applicabili anche rispetto alla questione del turismo sessuale.
Diversi studi accertano che le bambine che vivono in zone rurali hanno il doppio delle probabilità di sposarsi prima dei 18 anni rispetto alle ragazze dei centri urbani, mentre le ragazze senza istruzione hanno più di tre volte la probabilità di farlo rispetto a quelle che hanno un’istruzione secondaria o superiore. Pertanto, l’Unicef invita i governi e i leader dei paesi maggiormente interessati a contrastare il fenomeno, suggerendo azioni di promulgazione e rispetto delle leggi nazionali che aumentano l’età del matrimonio a 18 anni, sia per i ragazzi sia per le ragazze, oltre che utilizzare i dati emersi per identificare le zone con la tendenza al fenomeno; estendere i programmi di prevenzione e mitigare l’impatto negativo del matrimonio precoce sulle ragazze.