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In vigore la nuova manovra anti crisi da 25 miliardi di euro

In vigore il nuovo Dl, n°104 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale lo scorso 14 agosto, che estende non solo l’intervento dello stato nel capitale delle piccole e medie imprese.

Infatti, oltre all’innalzamento della dote da 100 a 300 milioni di euro, se lo Stato ritiene  che l’azienda da salvare detiene una qualche tipologia di rilevanza strategica, questi potrà intervenire anche sotto la soglia dei 250 dipendenti.

Con 115 articoli della manovra anti crisi, una ventina in più rispetto alle prime bozze, si cerca di trovare una stabilità per tutti.

Tra le news apportate dal Dl vi è il ritorno della norma salva-Borsa italiana, stavolta con più potere alla Consob.

Le misure cautelative dei posti di lavoro sono state confermate, con l’entrata in vigore del nuovo Dl, con altre 18 settimane di cassa integrazione, più sconto contributivo per chi non ne fa richiesta.

Al Sud vi è un taglio al costo del lavoro così come per i bonus per i centri storici e quello per la filiera agroalimentare.

Tra le nove regioni del Sud su cui saranno distribuiti i tre milioni, inerenti alle stime dei lavoratori dipendenti interessati dal taglio, figura anche l’Umbria in base al Pil pro capite e al tasso di occupazione.

Tale misura partirà, per adesso, per il periodo ottobre-dicembre 2020.

Mentre, per quanto concerne i balneari, il canone annuo minimo relativo agli stabilimenti è stato fissato a 2.500.

Tra queste misure portate dal nuovo Dl in vigore vi è anche una maggiore elasticità sulle borse di studio per gli studenti ‘fuori sede’; l’esclusione dei debiti sanitari fino al 9 ottobre dello sblocca-pagamenti dei fornitori della Pa locale nonché un maggiore rinforzo dei fondi destinati all’editoria.

Per l’editoria, infatti, vi è un rafforzamento del tetto di spesa per l’ottenimento del credito d’imposta sugli investimenti pubblicitario dell’anno in corso.

Sale del 2% il credito d’imposta per le imprese editrici di quotidiani e periodici per le spese sostenute durante l’anno 2019.

Nonostante il nuovo Dl in vigore, lo spazio di manovra dei senatori per emendamenti e correttivi sarà lo stesso limitato.

Infatti, la norma di copertura del decreto è pari a 250 milioni di euro per quanto concerne l’anno 2020, mentre di 50 milioni di euro per quello successivo.