Erano di Napoli, più precisamente dei Quartieri Spagnoli, i 7 delinquenti della banda dei Rolex arrestati quest’oggi a Roma: era oramai da svariati mesi che mettevano a segno estorsioni e furti in tutta la Capitale, in particolare lungo le strade dei quartieri “bene” quali Flaminio, Prati, Parioli e Salario. Girando in sella a tre motorini diversi, i criminali prendevano di mira i conducenti di auto di lusso al cui polso fosse ben visibile il celebre orologio: scelto l’obiettivo i ladri, sempre a bordo dei loro scooter, aggiravano la vettura, di fatto bloccandola, aspettando che l’automobilista scendesse dall’abitacolo per derubarlo del suo Rolex. In molti casi, i rapinatori fingevano di tamponare l’automobile individuata onde indurre il conducente ad accostare e a rendersi in tal modo vulnerabile a minacce e aggressioni, anche a mano armata.
Individuati dalla Squadra mobile di Roma dopo una meticolosa indagine incrociata di tabulati telefonici, foto segnaletiche e denunce, i sette membri della Banda dei Rolex arrestati con l’accusa di rapina aggravata sono risultati avere tra i trenta e i cinquantasette anni: di questi, quattro già erano stati condotti in arresto il 23 maggio 2014 durante un servizio d’osservazione in via Medaglie d’Oro. In quell’occasione, i ladri erano stati colti dagli agenti di polizia in flagranza di reato: avevano infatti ancora addosso un orologio modello Le ore del mondo della Patek Philippe e un Daytona della Rolex. Tra le astuzie messe in atto per mettere all’angolo le proprie vittime, i rapinatori ricorrevano anche al finto autografo: sempre a maggio, a cadere in questa trappola è stato il noto cantante Renato Zero, accerchiato e sottoposto a intimidazioni in via Camilluccia, proprio nei pressi di casa sua. Colpito alla testa, Zero si è visto derubato di un prezioso Audemars Piguet Black Hawk, un modello di Rolex che vale intorno ai 45mila euro.
