I mezzi per sbarcare in Italia sono sempre più ‘di fortuna’, alcuni di loro partono in condizioni pietose sapendo o sperando che qualche nave andrà a prenderli in breve tempo. Ormai gli immigrati arrivati in Italia sono 21.728 e continuano in centinaia ad approdare sul nostro ‘stivale’, 1.200 solo negli ultimi giorni. Ma i soldi stanziati per l’operazione Mare Nostrum sono finiti e sulle coste della Libia i barconi continuano a caricarsi, senza sosta, di immigranti che affrontano ‘il viaggio della speranza’ per una probabile vita migliore.
Una delle tante soluzioni sul tavolo potrebbe essere pattugliare il Mediterraneo attraverso il controllo di uomini e mezzi, ma la task force organizzata il 18 ottobre 2013 dal Governo Letta, in seguito alla tragedia di Lampedusa, ha un costo di 300mila euro al giorno, per un ammontare mensile di 9 milioni di euro. I soldi mancano e torna a palesarsi la possibilità di chiedere aiuto all’Europa. Di rimando, bisogna continuare a gestire l’accoglienza lungo le coste in vista dei sicuri prossimi naufragi, comunicati dagli ufficiali di collegamento nei vari Stati di partenza, favoriti anche dal mare calmo e dal bel tempo previsto. Solo questa notte altri 321 migranti sono stati soccorsi in mare e in giornata verranno trasferiti sulla fregata Espero.
La situazione più critica la si vive a Pozzallo, in provincia di Ragusa, dove nelle ultime ore le coste si sono affollate di circa 800 stranieri, dei quali 300 si sono allontanati dal centro di accoglienza di “San Pietro”. Molti di loro scappano dai centri: prendono il documento di riconoscimento e poi vanno in cerca di fortuna in altri Stati. La maggior parte dei ‘coraggiosi’ che affrontano il viaggio proviene dall’Egitto, dall’Eritrea o dalla Libia e pertanto titolati per lo status di rifugiati. La situazione appare diversa invece per le donne e i bambini: molti di loro restano in Italia in cerca di fortuna; gran parte dei bambini affronta il viaggio senza genitori o tutori.
Incisiva la dichiarazione del segretario di Lega Nord Matteo Salvini: “Presenteremo subito la proposta di sospendere l’operazione perché i cittadini italiani finiscono per finanziare gli scafisti e l’invasione delle nostre coste”. Dal PD risponde Edoardo Patriarca: “Finché la Lega ragionerà in questo modo non ci potrà essere un confronto sereno su un tema così cruciale. Siamo in un contesto internazionale e l’Italia, in un quadro di maggiore collaborazione europea, può fare la sua parte per accogliere chi ha diritto all’asilo”.