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Il sindacato di Polizia protesta: mascherine rosa oltraggio alla divisa

Il sindacato di Polizia Sap delle mascherine rosa proprio non ne vuole sapere. Dopo aver ricevuto la notizia che, nelle proprie ore di lavoro, le Forze dell’Ordine dovranno indossare Ffp2 di colore rosa, è scattata la protesta. Il dispositivo di protezione, di quel colore, sarebbe un vero e proprio oltraggio alla divisa. La lettera al Capo della Polizia Giannini chiede con fermezza di ritirarle.

Il sindacato di polizia dice no alle mascherine rosa: i risvolti sociali

Il caso ha già scatenato la polemica. Il colore, socialmente e tradizionalmente, ad oggi – ciò a partire dagli anni ’50, quindi, in tempi piuttosto recenti – è diventato simbolo di femminilità e delicatezza. Per il segretario generale del sindacato non dà un aspetto abbastanza autorevole agli agenti.

La discussione, di per sé, potrebbe sembrare superficiale ma ha dei risvolti sociologici interessanti. Come mai un colore sta scatenando una reazione tanto avversa? C’è da chiedersi se il senso della propria identità non sia fragile nel momento in cui ci si sente minacciati da ciò che rappresenta un colore.

C’è chi parla di mascolinità tossica: quell’idea per la quale la mascolinità e, più in generale, l’autorevolezza siano associate al non mostrare le proprie emozioni o avere comportamenti considerati, a livello sociale, ciò che un uomo dovrebbe essere secondo la tradizione. Un concetto che, ormai, nel 2021, sta perdendo il suo significato.

Il rosa non è autorevole: la lettera del segretario

La lettera del segretario spiega: “Sulla base del giuramento fatto, è necessario che l’uniforme venga portata con decoro e rispetto per l’Istituzione a cui si appartiene. Soprattutto in un momento storico, in cui la narrativa ci racconta di una crescente avversione nei confronti delle Forze dell’Ordine, diventa necessario adottare sobrietà e rispetto per le divise indossate. Cose che devono far parte dell’ambito di chi è chiamato a far rispettare le regole. Diventa pertanto sconsigliato l’uso di accessori non idonei e che non rappresentano l’Amministrazione“.

Conclude, poi: “riteniamo per tanto che gli indumenti e gli accessori utilizzati debbano essere consoni e coerenti con la divisa, così come è sconsigliato utilizzare mascherine vistose o con ornamenti eccessivi e che non portino simboli di richiamo all’Istituzione“.

 

 

 

 

 

Anna Borriello
Anna Borriello
Scrivo per confrontarmi col mondo senza ipocrisie e per riflettere sul rapporto irriducibile che ci lega ad esso.