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Il premier Giuseppe Conte e l’incontro con i Sindacati

Il premier Giuseppe Conte, durante l’incontro con i Sindacati (organizzato a Palazzo Chigi), dichiara di essere consapevole del fatto che si creeranno nuove e diverse disuguaglianze, in questo periodo così particolare e complesso. Infatti un impiegato pubblico è nella condizione di poter risparmiare tempo e risorse, mentre i lavoratori di altre categorie sono in seria difficoltà (in particolare gli esercizi commerciali e le partite Iva).

I sindacati ritengono insufficienti le risorse in manovra, considerando che non sono previsti contratti e rinnovi nella Pubblica Amministrazione. Se non ci saranno cambiamenti, si andrà verso lo sciopero dei settori pubblici. Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl e Uil Pa lo affermano in una nota, sostenendo che questa scelta sia conseguente alla mancanza di una svolta necessaria, sul fronte rinnovamento della PA e su quello del cambiamento. Era stato richiesto un confronto che garantisse interventi urgenti ed emergenziali, ma non è mai stato realizzato.

I segretari generali di Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl e Uil Pa – Serena Sorrentino, Maurizio Petriccioli, Michelangelo Librandi e Nicola Turco – spiegano la loro posizione, specificando che richiedono, già da anni, di porre attenzione a questo problema.

Il Governo non è stato intenzionato a fare una riforma del sistema di classificazione e neanche a progettare un grande piano di riqualificazione del personale. Tra l’altro non si investe sui salari dei dipendenti, i quali rimangono tra i più bassi d’Europa.

I lavoratori pubblici hanno agito con grande responsabilità e i componenti delle varie categorie (settore educativo, assistenti sociali, polizia, dipendenti degli enti che si occupano di previdenza e assistenza, medici, infermieri, tecnici, operatori sanitari e sociosanitari, lavoratori della sicurezza) andrebbero, quindi, premiati con un dignitoso rinnovo. Per contrastare quest’opera di svalorizzazione, gli impiegati del settore pubblico sono pronti alla mobilitazione generale. Bisogna recuperare le risorse necessarie al cambiamento.

La proposta del premier Giuseppe Conte è quella di lavorare insieme per una riforma complessiva del Paese, dunque propone di approfondire la legge del bilancio e fissare nuovamente un incontro.