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Il pescatore e la ninfa con la cedra: la leggenda che dà il nome a Mergellina

Oggi, vi raccontiamo la storia di un pescatore e di una ninfa.

Il lungomare di Mergellina è senza dubbio uno dei luoghi più belli e suggestivi di Napoli. Ma come ogni posto in questa splendida città, anche le acque del mare di Mergellina nascondono incantesimi, morti e segreti. Sul fondo del mare di Napoli, secondo un’antica leggenda, c’è ciò che ha dato a Mergellina il suo nome.

Il pescatore fortunato

Il protagonista di questa storia è un pescatore che era baciato dalla buona sorte. La leggenda narra di come la sua pesca fosse sempre abbondante, in qualsiasi condizione fosse il mare.

Il pescatore trascorreva le giornate tra ami e remi e ringraziava sempre il cielo per la sua fortuna. Egli conduceva una vita felice e spensierata seppure semplice

Ma un giorno tutta la fortuna che lo aveva accompagnato sino a quel momento scomparve.

Egli vide qualcosa in mare che lo avrebbe condotto alla rovina.

Una ninfa con la cetra

Tra le onde si ergeva la figura di una ninfa bellissima. La creatura aveva una pelle candida come la neve e lunghi boccoli biondi le incorniciavano il viso. Ella cantava accompagnata da una cetra suonata dalle mani affusolate e delicate.

Il pescatore fortunato ne rimase incantato non appena posò lo sguardo su di lei. Abbandonò lenza ed esche e si avvicinò alla sua figura per sentire meglio la sua voce ed il suo canto.

Ma la ninfa, appena il pescatore si avvicinò, concluse la sua canzone e rise, per poi sparire in mare.

Il nome di Mergellina

Il pescatore seguì la ninfa giungendo lontano dalla riva.

Ma il mare era agitato e l’uomo dopo qualche tempo divenne stanco, così il pescatoretre volte venne sommerso dall’acqua e tre volte riemerse, ma, la quarta volta, sparì nel fondo del mare e non tornò più a galla.

I suoi concittadini lo cercarono a lungo ma il suo corpo non venne mai trovato. Diedero allora, in sua memoria, il nome del pescatore (s)fortunato al luogo dov’era annegato: Mergellina.

Notti di mezza estate

La ninfa, invece, si fece ancora viva. La leggenda narra che diverse volte venne avvistata, poco lontano dalla riva, a suonare di notte la propria cetra.

Ancora oggi, si dice che la si possa udire cantare durante le notti d’estate.

C’è chi spera che il pescatore fortunato non sia annegato ma che l’abbia raggiunta e che, in realtà, siano ancora insieme grazie a qualche incanto o stregoneria.