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Il papà ischitano vive ore di angoscia e attesa

Ore di angoscia per il papà ischitano che chiede aiuto per poter riabbracciare suo figlio, portato in Ucraina da sua moglie. 

Legalmente il bambino, di soli due anni, doveva essere affidato al papà, ma al momento non è chiaro dove sia.

Pochi e sporadici contatti telefonici, racconta Mauro. Poi il nulla, silenzio.

Sono ore di preoccupazione per quanto sta succedendo tra Russia e Ucraina, e ora più che mai, sapere dove si trovi suo figlio, è di vitale importanza per il papà ischitano.

Contattato dalla reazione de Il Golfo ha raccontato: “L’ultimo contatto che ho con la mamma di Marco, risale a domenica sera. Da allora niente più”.

Una situazione emotivamente difficile per l’uomo che, si chiede dove sia suo figlio, un bimbo di soli due anni.

Tutto è reso ancora più complicato dalla mancanza di comunicazione tra Mauro e la mamma del bambino che ricordiamo, si è allontanata da Ischia nel 2020 e non vi ha fatto più ritorno.

“Purtroppo mia moglie non mi ha voluto dire con esattezza dove sono e da ieri si sono interrotti i collegamenti”. Da quanto si pensa, sembrerebbe che il numero di telefono di Mauro sia stato bloccato su whatsapp e di conseguenza non gli è possibile mettersi in contatto con la donna.

Ore di angoscia e attesa per il papà ischitano

Vittoria non ha accolto la mia mano tesa e mi chiede solo di lasciare l’affido esclusivo di Marco”.

Mauro ha più volte espresso alla donna, Vittoria, la volontà di aprire le porte di casa propria sia per il piccolo Marco che per lei e la sua famiglia che ora, in questo complicato periodo storico – sociale, potrebbero trasferirsi in Italia.

Una situazione precaria quella che affligge Mauro, 48enne ischitano, che segue con preoccupazione i drammatici sviluppi della guerra tra Russia e Ucraina.
Non smette di ascoltare e leggere le notizie che giungono dall’estero, con trepidante attesa. La speranza è quella che da un momento all’altro la moglie 
possa chiamarlo e rassicurarlo.

Spero che presto questo possa essere solo un brutto ricordo e che Marco con la mamma e tutta la sua famiglia possano arrivare salvi qui sull’isola di Ischia”.