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Il padre di Carol Maltesi scrive a Davide Fontana: “Un giorno me la pagherai”

Fabio Maltesi, il padre di Carol Maltesi, 26enne brutalmente assassinata da Davide Fontana, ha scritto al killer: “Sei un mostro, ti aspetterò fuori. Sei un diavolo, un maledetto assassino, hai distrutto la vita del mio angelo. Non credo al pentimento e non perdono. Ti aspetto quando esci dal carcere anche dopo 30 anni se no io o chi ti sistemerà uno dei mie giovani amici che ti odiano come me, tu maledetto bastardo schifoso satanista.

Conclude il post su Facebook: “Tu diavolo maledetto assassino come ti sei permesso a togliere la vita e a torturare la mia bimba bastardo maledetto. Sappi che se un giorno tu dovessi uscire dal carcere, troverai me lì fuori ad aspettarti. Un giorno me la pagherai, il Signore mi perdonerà“.

Queste le parole del padre di Carol, un uomo distrutto dal dolore e accecato dalla rabbia per la perdita della figlia. Davide Fontana ha confessato il delitto svelando atroci dettagli sull’assassinio della giovane donna.

Il padre di Carol Maltesi scrive a Davide Fontana: “Non credo nel perdono”

Secondo quanto dichiarato, l’avrebbe uccisa a martellate nel corso di un gioco erotico. Poi le avrebbe tagliato la gola in quello che il killer ha definito “un gesto di pietà” nei confronti della vittima agonizzante. Le parole di Fontana, che hanno descritto l’orrore, lasciano senza parole nei confronti della morte di Carol, 26enne e madre di un bambino piccolo.

L’uomo avrebbe poi provato a sbarazzarsi del cadavere smembrandolo e dandogli fuoco. Fallito questo tentativo, avrebbe tenuto la giovane in congelatore fino alla decisione di abbandonare il corpo in sacchi neri il 20 marzo,  in Valcamonica, a Borno.

I messaggi di solidarietà per il padre e per la famiglia di Carol sono moltissimi. Davide Fontana, dopo l’omicidio, aveva tenuto il cellulare della giovane e lo aveva usato per comunicare con i suoi genitori. “Sto bene, non ti preoccupare“, aveva scritto alla madre fingendosi Carol. Ha persino inviato al padre gli auguri di compleanno.

Il 43enne, bancario e reo confesso, si è detto pentito. Ciò, però, non cancellerà mai il modo in cui ha tolto la vita a Carol.

 

 

Anna Borriello
Anna Borriello
Scrivo per confrontarmi col mondo senza ipocrisie e per riflettere sul rapporto irriducibile che ci lega ad esso.