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Il nocino: “a merecina” di Napoli con tante proprietà

Il nocino è un liquore tipico del territorio campano.  In particolare, il nocino in napoletano si chiamanocillo“.

Dunque, come si prepara questo gustoso liquore? Secondo antiche tradizioni, le noci che occorrono per preparare il nocino devono essere raccolte la notte del 24 giugno, ovvero il giorno di San Giovanni.

Si consiglia tale data in quanto le noci non sono ancora mature e pertanto sono ricche di oli essenziali. Infatti, si evidenzia che le noci mature non vanno bene per la preparazione del nocino.

Inoltre, secondo le antiche tradizioni, si tramanda che dopo la raccolta, le donne tagliavano le noci in quattro parti, poi le riponevano in un vaso con all’interno l’alcool.

Qui, esse maceravano per un periodo che oscilla tra i 40 e i 60 giorni. Inoltre, terminato il procedimento, si consiglia di attendere almeno tre mesi prima di degustarlo. In aggiunta, si suggerisce di conservarlo in un luogo buio.

Una proprietà particolare di questo liquore è la sua funzione digestiva. Infatti, le persone lo consumano a fine pasto contro la pesantezza di stomaco dopo aver mangiato.

A tal proposito, si sottolinea che nella zona del napoletano fino alla penisola sorrentina, le persone chiamano il nocino anche “merecina“, cioè “medicina“, proprio per le sue proprietà curative, dovute alle spezie e agli olii presenti nel mallo della noce.

Questo liquore fornisce anche altri benefici. Pertanto, si chiarisce che esso è un ottimo alleato contro i disturbi al fegato e all’intestino.

Dunque, esso ha un particolare color nero che deve al tannino contenuto nelle noci verdi, nelle foglie e in tutta la pianta. I tannini sono sostanze astringenti, antibatteriche e antiparassitarie. 

Un particolare tipo di nocino è  il Nocillo di Cerreto Sannita, preparato con le noci del Sannio. Il Nocillo di Cerreto Sannita viene chiamato anche elisir delle streghe“, per restare in tema beneventano.