“La mancanza di un lavoro retribuito, spec. come fenomeno sociale legato al numero complessivo di quanti non trovano lavoro.”
La disoccupazione è sempre più in aumento negli ultimi anni ed è un problema che va a colpire anche i giovani.
Un giovane su tre cerca lavoro e sentir dire questo è davvero preoccupante, ciò significa che il tasso di disoccupazione tra i giovani è del 33,3%.
La disoccupazione nei giovani causa depressione e, delle volte, il suicidio. Altri giovani invece si sottomettono al lavoro in “nero”, con orari logoranti e una paga umiliante.
Ciò che porta i giovani ad accettare questa condizione è l’avere un futuro incerto, un futuro che sarà presto solo e soltanto sopravvivenza, in cui vedono solo delle porte chiuse. Questo perché molti lavori richiedono l’esperienza nel settore che i giovani non hanno avendo studiato; c’è mancanza di lavoro in generale; molti lavori sono agricoli e molti stanno rinunciando ai lavori fisici.
Lo Stato non è realmente presente per questi giovani che ogni giorno sono sempre più lontano dai loro sogni, dalla possibilità di vivere e dalla possibilità di studiare.
È di vitale importanza che lo Stato e i nostri politici si attivino per questa situazione, affinché i giovani di oggi e quelli del domani possano avere un lavoro che li attragga e soprattutto che permetta loro una vita soddisfacente, in cui non devono vivere preoccupati per l’assenza di lavoro e di vita.
Basta alla sopravvivenza e alla disoccupazione.
Chi pensa ai giovani disoccupati?