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Il Gran Caffè Gambrinus: 131 anni anni di storia

A Napoli, il 30 ottobre 1890, ben 131 anni fa, venne inaugurato il Gran Caffè Gambrinus. Ad ammirare per la prima volta le salette del Gran Caffè vi furono artisti, scultori, letterati.

Lo spettacolo di marmi, specchi, stucchi, bassorilievi, dipinti e dorature lasciò a bocca aperta tutti, anche il grande pittore Domenico Morelli.

La realizzazione di quest’opera, ovvero il Gran Caffè Gambrinus, fu possibile grazie all’opera di un prezioso mecenate, l’imprenditore Mariano Vacca, che presentò all’amministrazione del comune di allora la richiesta di concessione dei locali del vecchio Gran Caffè, che affacciavano su Piazza Trieste e Trento e Piazza Plebiscito.

L’idea era di realizzare un elegante caffè concerto, che fungesse da salotto culturale della città e per questo progetto decise di investire 120mila lire. Ma la gara di appalto pubblica per i lavori non andò a buon fine, ma ottenne in fitto il locale per nove anni e per la ristrutturazione del Gran Caffè incaricò un allievo del pittore Morelli: l’ingegnere Antonio Curri, docente di Architettura nella Real Università di Napoli e professore onorario dell’Istituto di Belle Arti.

Curri, impegnato nei lavori di ristrutturazione, avendo buone amicizie, a sua volta chiamò un’equipe di scultori e pittori che in sei mesi diedero vita a quella che per decenni rappresentò l’unica vera galleria d’arte contemporanea del capoluogo campano.

Il Gran caffè realizzato in stile liberty, prese il nome di Gambrinus. Il nome si ispira al leggendario Re delle Fiandre a cui è attribuita l’invenzione della birra. Ma rimaneva anche la vecchia dicitura di “Gran Caffè”.

Ed è proprio al Gambrinus tra un caffè e una birra che presero posto le più illustri personalità della società italiana ed europea: reali, politici e diplomatici, letterati del calibro di Benedetto Croce, Gabriele D’Annunzio e Oscar Wilde, senza dimenticare la celebre scrittrice e giornalista Matilde Serao, che in queste stanze prendeva spunto per i suoi temuti mosconi.

Ancora oggi il Gran Caffè Gambrinus è annoverato tra i più importanti caffè storici d’Europa ed è tuttora un luogo simbolo della città e una tappa obbligata per personalità illustri e per ogni persona decida di visitare la città.

Inoltre, il Gran Caffè Gambrinus è uno dei set di alcune importantissime serie di Rai Fiction, come “Il Commissario Ricciardi”, serie ispirata dai racconti dello scrittore partenopeo Maurizio De Giovanni, ma anche “L’Amica Geniale”, opera di Elena Ferrante e “I Bastardi di Pizzofalcone” sempre di Maurizio De Giovanni.