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Il futuro dell’economia italiana sarà un inferno

L’Unione Europea, si è espressa negativamente, parlando di inferno rispetto al probabile futuro dell’Europa. L’emergenza sanitaria Coronavirus, infatti, molto probabilmente provocherà una gravissima recessione per l’Europa. Paolo Gentiloni, Commissario europeo per l’economia a tal proposito ha recentemente affermato: “Sarà la più grande della sua storia”.

Gentiloni, nel suo discorso ha posto l’attenzione soprattutto su alcuni punti. In primis ha argomentato sul calo del PIL, che nel 2020 dovrebbe essere del 7,4% nell’Unione Europea e del 7,7% invece, nell’Eurozona con un conseguente rimbalzo nel 2021, del 6,1% nell’ UE e del 6,3 nell’Eurozona, che però non porrà rimedio alle perdite di quest’anno. La crisi provocata dalla pandemia ha stravolto tutta l’Europa, ma con numeri variabili da Paese a Paese. Attualmente si registra un’inflazione più debole a livello generale e inevitabile sarà la crescita del tasso di disoccupazione, nonostante le tante misure prese dai vari governi per limitarla, come inevitabile sarà anche l’aumento del debito pubblico.

Tra i Paesi maggiormente colpiti figura senz’altro l’Italia, per la quale si prevede una riduzione del PIL del 9,5%, il secondo calo più grave dopo quello della Grecia che registra un calo del -9,7%. Un parziale recupero si potrebbe già registrare nella seconda metà del 2020, ma, come ha riferito Gentiloni: “L’Italia ripartirà più lentamente rispetto agli altri Paesi a causa delle difficoltà che si trova a fronteggiare”.

In prospettiva della somministrazione di un vaccino in un prossimo futuro e di un conseguente ritorno alla normalità, Gentiloni ha asserito che non se la sente di escludere il raggiungimento di risultati diversi e ha concluso, ringraziando tutti per gli sforzi mondiali affrontati allo scopo di superare l’emergenza il prima possibile e con l’augurio di un ritorno alla normalità anticipato. Ad oggi, i risultati previsti potrebbero rivelarsi migliori rispetto a quanto previsto. Gentiloni, infine, ha ribadito che il meccanismo europeo di stabilità, al centro di tante critiche in Italia, rappresenta solo un’opportunità per gli Stati membri. Convinto che si tratti di uno strumento valido, che altrimenti non sarebbe stato oggetto di discussione nell’eurogruppo.

Emanuela Iovine
Emanuela Iovinehttps://www.21secolo.news
Ambiziosa, testarda e determinata. Napoletana ma residente a Gallarate. Ho conseguito la Laurea Magistrale in Filologia Moderna presso l'Università degli Studi di Napoli "Federico II", presentando una tesi dal titolo: "Tendenze Linguistiche del Giornalismo dalla carta al web". Iscritta dal Novembre 2016 all'Ordine dei Giornalisti Pubblicisti della Campania. Diplomata nel Giugno 2013 in danza classica e moderna e attualmente docente di lettere.