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Il Congresso di Parigi, un evento importante dopo la guerra di Crimea

Il Congresso di Parigi si tenne nella capitale francese dal 25 febbraio al 16 aprile del 1856, allo scopo di ripristinare la pace dopo la guerra di Crimea. Quest’ultima portò alla vittoria di Regno Unito, Francia, Impero Ottomano, Irlanda, Regno di Sardegna e Impero Russo.

Il congresso portò degli sviluppi importanti, innanzitutto l’autonomia del Principato di Moldavia e del Principato di Valacchia che, svincolate dal protettorato russo, restavano parte dell’Impero ottomano, al quale era garantita l’integrità territoriale.

Si dispose la smilitarizzazione del Mar Nero e la cessione della Russia della zona della foce del Danubio alla Moldavia.

Ciò ha determinato il declino della potenza russa in Europa e ha costituito la supremazia della Francia come prima potenza del continente.

Inoltre per la prima volta una sede internazionale si parlò della questione italiana. I risultati del Congresso, posero le basi il Trattato di Parigi.

Il congresso di Parigi, un evento importante per le diverse potenze del mondo

Il Congresso di Parigi fu considerato dall’Imperatore francese Napoleone III come una rivalda rispetto al Congresso di Vienna, tenutosi nel 1814-1815.

Il congresso si svolse a Parigi dal 25 febbraio al 16 aprile 1856. Vi presero parte tutti i Paesi belligeranti: Francia, Gran Bretagna, Russia, Turchia e Piemonte, oltre all’Austria e alla Prussia, che prese parte alla discussione successivamente. Il congresso fu presieduto dal ministro degli esteri francese, Alexandre Walewski.

Le trattative hanno affrontato i “Quattro punti” dell’agosto 1854, accolti in seguito. In primis, in questo contesto si stabilisce l’autonomia dei Principati danubiani, che rimasero sottomessi alla Turchia.

Una data importante, che rievoca un evento storico, tenutosi nella capitale francese. Un congresso che, alla luce dei recenti avvenimenti, è bene ricordare, poiché riporta un incontro tra le esigenze delle diverse potenze mondiali.