La sfida alle Aquile si prevedeva tutt’altro che agevole.
Gli antagonismi di campionato, momenti contrapposti…
Avvicinare la finale di Coppa Italia un traguardo lodevole,
ma in questa semifinale d’andata si fronteggiavano due avversari tosti.
Benitez si presenta all’Olimpico con l’ardore del ‘Pipita’,
e una squadra ferita dal tonfo dell’altro Olimpico;
Pioli invece, trionfante a Sassuolo, caldeggia la sfida infinita
e con Klose, Candreva e Anderson propone il tridente mitico.
Piove forte sulla capitale.
Nei primi minuti arcigni gli azzurri, alti a pressare;
ma all’8′ il palo esterno di Klose sembra far male:
cresce la Lazio, specie in mezzo, dura a frenare.
Higuain alla mezz’ora spreca solo davanti a Berisha,
ma qualche minuto dopo biancocelesti in vantaggio:
F.Anderson per Klose, destro e il pallone che in rete striscia;
il Napoli va in confusione; Benitez si appella al coraggio.
La prima frazione finisce uno a zero;
nella capitale sembra piovere sul bagnato…
La ripresa ridesta gli azzurri, che quasi non pare vero:
Napoli tosto, deciso, arrabbiato.

Traversa di Lopez su calcio d’angolo al minuto cinquanta;
tiro deviato di Gabbiadini da Berisha parato.
Ma il pari è nell’aria e proprio Manolo fa gol ed incanta,
su assist del Pipita da Mertens innescato.
La partita, tra fango e agonismo, sembra una guerra:
si sfiora la rissa, tifosi che cantano in coro,
ma il ciuccio non schioda le zampe da terra
e in vista del ritorno porta a casa un pareggio d’oro.