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Il Ciauliello: un piatto tipico ebolitano

Il Ciauliello è un piatto tipico ebolitano, particolarmente conosciuto ed apprezzato.

Secondo quanto ancora raccontano le persone del posto, per fare ‘u ciauliello occorrono:  pomodori secchi, girandole di zucchina secca, olive nere, aglio con la camicia, conserva di pomodoro, olio extra vergine di oliva, origano. Pochi e semplici ingredienti per una ricetta leggera e saporita che delizia i palati di tutti.

Di recente questo piatto antico e tradizionale, che è il simbolo gastronomico della città di Eboli, è entrato ufficialmente nella lista dei PAT (Prodotti Agroalimentari Tipici).

Per quanto concerne la storia di questo antico piatto ebolitano, sembrerebbe che le prime a prepararlo siano state le monache Benedettine.
Una ricetta dunque che si è tramandata nei secoli, arricchendosi di storia e tradizione, senza mai perdere la propria identità.

Ciauliello: la ricetta della tradizione 


Il procedimento per realizzare il Ciauliello non è difficile ma prevede diversi passaggi, volti a creare una ricetta gustosa. Sicuramente uno dei “segreti” per una perfetta riuscita del piatto, è quello di tenere a bada la cottura degli ortaggi che non devono risultare nè troppo cotti, nè ovviamente crudi. Dunque, piacevolmente masticabili e ben avvolti dal sugo.
Una volta pronto, il ciauliello può essere servito al piatto come pietanza principale ma anche come gustoso contorno, accompagnato da crostoni di pane raffermo. Oppure, all’ “uso antico”, proposto nello “scurzino” di pane cafone.

Per realizzare questo semplice e gustoso piatto, bisognerà innanzitutto immergere le zucchine e i pomodori in acqua calda per circa trenta minuti. Farle asciugare bene, possibilmente al sole.
In seguito porre in una capiente padella l’olio, l’aglio in camicia e il peperoncino.  Lasciare imbiondire, quindi aggiungere i pomodori e le zucchine, far soffriggere più o meno per cinque minuti a fiamma moderata. A questo punto aggiungere la conserva di pomodoro. Mescolare accuratamente e coprire le verdure con dell’acqua (le donne di un tempo, vere e proprie cuoche provette, erano solite sciacquare la bottiglia o il barattolo di vetro dove era contenuta la composta di pomodoro, rigorosamente preparata in casa e utilizzavano quell’acqua). Lasciare asciugare il tutto a fiamma lenta, prima di spegnere aggiungere le olive.

Attenzione: la ricetta tradizionale prevede che le olive siano rigorosamente nere e salate, lasciate addolcire e poi asciugate al sole.

Un piatto adatto a tutti, anche ai vegetariani, essendo composta semplicemente da verdure.

Gli anziani del posto raccontano che: ”A  matina, nu bell’scurzin e  pan’ cu ‘u ciaulielli’”e vai”… con la bicicletta verso la Piana del Sele per una giornata di lavoro che durava almeno dodici ore… e quindi una ricetta come questa, ricca di gusto, ma leggera, dava la giusta carica per affrontare l’estenuante giornata.