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Il 6 luglio il Malawi divenne indipendente

Il 6 luglio è una data importante per il Malawi che ottenne finalmente l’indipendenza. Il nome precedente, legato alla toponomastica del lago, era Niassaland.

Nonostante le ridotte dimensioni, il Malawi conta ben 18 milioni di abitanti, e la conquista dell’indipendenza rappresenta una tappa importantissima. Una “svolta” per una società spesso bistrattata e per un sistema dove nulla funziona come dovrebbe, tra mancanza di viveri e scarsità occupazionale. La bilancia commerciale, difatti è costantemente passiva.

Conosciuto in passato con il nome Nyasaland, il Malawi fu interessato dal fenomeno capitalistico, diventando prima una colonia e poi, dal 1953, un protettorato britannico, unito in federazione con la Rhodesia (attuali Zambia e Zimbabwe).

Il 6 luglio è una data importantissima poichè il Malawi ottenne finalmente l’indipendenza dal Regno Unito: era il 1964. Due anni dopo invece, diventó una Repubblica.

Ricordiamo che il Malawi è una Repubblica democratica multipartitica. In base alla Costituzione provvisoria promulgata nel maggio 1994.

Definito il “cuore caldo dell’Africa”, il Malawi dal giorno dell’indipendenza ha provato a rialzarsi più volte, soprattutto dal punto di vista prettamente economico, dopo terribili carestie e ingenti danni ambientali.

Nel corso del tempo, il Malawi ha affrontato diverse problematiche e la popolazione ha dovuto fare i conti con una complicata involuzione.  I dati registrano una forte corruzione, che la memoria storica del Paese prova a “combattere”, senza mai arrendersi e con forte spirito di partecipazione.
Ecco perché ricordare il raggiungimento della tanto agognata indipendenza, quel 6 luglio del 1964, si rivela importantissimo.

La lotta per l’indipendenza del Malawi è stata lunga; essa prese le mosse da una rivolta contro il governo inglese, nel 1915 alla quale seguirono diverse lotte e controversie. Ecco perché nonostante siano trascorsi cinquantotto anni da quel traguardo, quel giorno sembra vicinissimo e addirittura non far parte del passato. Soprattutto per chi combatte ogni giorno, contro fame e soprusi, tra divari economici e sociali.