Il 23 febbraio 1455 è per convenzione, l’anno in cui fu pubblicato il primo libro a caratteri mobili: si tratta della Bibbia.
Realizzata a Magonza da Johannes Gutenberg e dei soci Johann Fust e Peter Schöffer, è costituita da due volumi di 322 e 319 fogli. Si può dire che il testo Sacro rappresenta il prototipo dei libri che oggigiorno tutti conoscono.
Il primo libro della storia fu stampato dal tipografo tedesco Johannes Gutenberg. Prima dell’invenzione della stampa, l’unico modo per riprodurre un libro era quello di trascriverlo manualmente, un processo lungo e certamente faticoso che però dava ottimi risultati; erano tantissime le persone che leggevano e nei monasteri nacquero delle sale apposite per copiare i testi, i cosiddetti amanuensi.
Grazie all’invenzione di Gutenberg però, tutto cambiò radicalmente. Non era più necessario ricopiare manualmente; era sufficiente comporre la pagina da stampare con le piccole lettere realizzate in lega di piombo e stagno, cospargerle di inchiostro ed imprimerle sulla carta, per ottenere un foglio perfettamente leggibile.
Prima di ottenere il risultato sperato, il tipografo tedesco provò diverse tecniche utilizzando metalli e leghe differenti per testare la loro resa e resistenza. L’esperienza da orafo di Gutenberg fu molto utile, infatti, utilizzando un punzone da orefice, riuscì a creare le matrici dei caratteri.
Ricordiamo che nonostante la notevole diffusione del testo Sacro, quello di Gutenberg fu un successo marginale. Il suo nome infatti, non appariva su nessun testo, a differenza di quello del suo socio. Per ragioni economiche, l’inventore del primo testo scritto, dovette cedere i diritti dell’opera al socio, Fust, che ne trasse profitto.
Solo attraverso le testimonianze dell’epoca fu possibile successivamente riconoscere i meriti del tipografo tedesco.
La Bibbia pubblicata il 23 febbraio 1455, per sperimentare la nuova tecnica, era quella tradotta in latino da san Girolamo e comunemente nota come “Vulgata”. Ne furono stampate ben 180 copie, dopo un lavoro lunghissimo, durato circa tre anni.
Attualmente gli esemplari esistenti sono circa quarantotto. Il Vaticano possiede due copie dell’opera, una in carta e l’altra su pergamena. Alcune copie sono conservate nelle biblioteche e nei musei più importanti del mondo, tra i quali la British Library di Londra, la Bibliothèque nationale de France a Parigi e alla Biblioteca del Congresso a Washington.
Ricordiamo che il testo realizzato da Gutenberg rappresenta una delle opere storiche più importanti di sempre. Una vera e propria rivoluzione culturale e nell’ambito della tipografia. Da quel 23 febbraio, la produzione e la diffusione dei libri stampati crebbe notevolmente, contribuendo ad incrementare l’alfabetizzazione e l’attenzione nei confronti della lettura.
Nel 2001 la Bibbia di Gutenberg è stata inserita dall’UNESCO nell’elenco della Memoria del mondo. Il valore di un esemplare completo si aggira sui 10 milioni di dollari.