Il 22 giugno del 1964 nacque Dan Brown, autore del celebre romanzo intitolato: Il codice da Vinci.
Uno dei libri più amati ed apprezzati, letti e riletti, tra i più venduti anche in Italia.
I primi tre libri scritti da Brown ebbero un riscontro medio, ma il quarto romanzo, Il codice Da Vinci, divenne si rivelò un vero e proprio bestseller, salendo in cima alla lista dei New York Times Best Seller già nella prima settimana di pubblicazione, nel 2003.
Ricordiamo che Il Codice Da Vinci è stato tradotto in più di 40 lingue.
Dan Brown è stato un autore che ha fatto parlare molto di sè, soprattutto dopo la pubblicazione del romanzo citato. Il clamore sollevato dal libro in questione fu altrettanto. La Chiesa non apprezzò infatti, la storia raccontata che vedeva Gesù sotto una luce completamente nuova e rivoluzionaria, tanto da avere eredi sulla terra.
Come egli stesso affermò più volte, la sua infanzia si caratterizzò per la forte identità religiosa che i genitori vollero dargli; cresciuto secondo una severa e rigida educazione religiosa avvenuta in gran parte nella chiesa Episcopale; tuttavia, con il trascorrere degli anni quelli che sembravano dei solidi fondamenti religiosi vennero meno, condendandosi in una continua tensione fra religione e scienza che contraddistinguerà gran parte dei suoi romanzi.
Dan Brown, all’anagrafe Daniel Gerhard Brown, nato il 22 giugno 1964 è tra gli scrittori e autori thriller più popolari e di maggior successo degli ultimi decenni. Con più di 200 milioni di copie vendute, è autore dei bestseller Crypto, Angeli e demoni, La verità del ghiaccio, Il simbolo perduto, e tanti altri ancora.
Si può certamente affermare che i libri di Brown posseggono il fascino dell’irrazionale ma anche dell’impossibile. I suoi libri mettono insieme due tipi di mode molto diffuse: quella dei complotti e delle società segrete che dominerebbero il mondo.
Brown inventò un modo nuovo di svelare una storia apparentemente inedita ma che secondo gli studiosi e gli appassionati di letteratura, appartiene appartiene a quel canone di pensiero (molto diffuso) prettamente anticattolico, ma non per questo ritenuto di natura massonica o esoterica.
Una scrittura costellata da numerosi paradossi filosofici e filologici che scienza e religione da sempre annoverano.
Un autore unico e fonte di ispirazione anche per altri “colleghi”, amato in tutto il mondo.