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Il 17 luglio 1976: dal bianco e nero alla tv a colori

Il 17 luglio del 1976, durante la cerimonia di inaugurazione della XXI edizione dei giochi olimpici, a Montreal in Canada, la RAI divenne a colori.

Una vera e propria rivoluzione del modo di fare televisione, un grandissimo traguardo per i tantissimi italiani che curiosi, si radunarono davanti alle vetrine dei negozi di elettrodomestici, per guardare quelle immagini tinte di colore.

Tv a colori: 17 luglio 1976, una data importante per l’Italia

In realtà, nel 1976, parecchi Paesi, disponevano già del sistema PAL, e l’Italia, dovette adeguarsi al progresso, in un Paese che da quel momento, ha conosciuto uno sviluppo inarrestabile.

Da luglio dell’anno 1976, la Rai cominciò a trasmettere esclusivamente trasmissioni a colore, in sperimentazione fino al primo febbraio dell’anno successivo.  La sperimentazione fu dettata dal fatto che la Rai, in quei mesi, dovette decidere quale sistema utilizzare, prediligendo il PAL al SECAM.

Il Pal era usato dalla maggior parte dei Paesi europei in contrapposizione al francese Secam, adottato oltre che dalla Francia dai paesi africani dell’area mediterranea e dei Paesi sovietici. 

Fu la Signorina Buonasera ad annunciare emozionata, che la Rai da quel momento avrebbe trasmesso, tutti i programmi a colori, incluse ovviamente le competizioni sportive. In realtà, per quanto concerne la conversione alle immagini a colore, fu necessaria una vera e propria “autorizzazione”, concessa, dal governo in regime di assoluto monopolio statale per le trasmissioni radiotelevisive.

La conversione dei programmi al sistema PAL, prediletto dall’emittente Rai, in Italia, come abbiamo detto, arrivò in ritardo; ciò però non avvenne a causa di ritardi tecnici, anzi, al contrario, il comparto televisivo era molto ricco di persone preparate, scelte accuratamente.

I problemi del ritardo furono di natura economica, probabilmente dovuti alle grandi aziende, che temevano eventuali “ripercussioni negative” che questa scelta avrebbe potuto causare. In questo ambito infatti, non mancò il disappunto della Fiat, pronta ad ostacolare la definitiva partenza delle trasmissioni a colori perché fortemente timorosa che la corsa degli italiani per acquistare i televisori a colori potesse ripercuotersi sul mercato automobilistico, danneggiandolo.

Oggigiorno la tv in bianco e nero resta solo un ricoro, ed oramai tutte le trasmissioni possono vantare immagini tinte di colori accesi, sempre più accattivanti. Tutto ciò è possibile grazie al progresso della tecnologia e si basa su una tecnica che prevede l’utilizzo di un segnale di luminanza che contiene, appunto, l’informazione sulla luminosità di ogni punto dell’immagine con un segnale di crominanza, che invece contiene l’informazione sul colore.

Dunque, dalla cerimonia di inaugurazione della XXI edizione dei giochi olimpici, a Montreal in Canada, la Televisione italiana ha subito un notevole sviluppo, che ha portato i tantissimi spettatori ad assaporare ciò che oggi si può ben vedere, perfettamente delineato e colorato.