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Idiomi di Napoli: “ A Madonna t’accumpagna”

“A madonna t’accumpagna” – il detto popolare in uso oggi come ieri a Napoli.

A Napoli si sa la cultura abbonda, soprattutto  quella popolare , che nei secoli ha dato vita alle più stravaganti leggende e ai più simpatici modi di dire come quello di cui parliamo adesso; “A Madonna t’accumpagna”.

Come nasce questo idioma così particolare, che come uso dei napoletani, unisce il sacro e il profano?

Ebbene siamo all’inizio del ‘700, il re Ferdinando è esasperato dalla criminalità che domina la città partenopea, allora decide di far impiantare un illuminazione artificiale (dei lampioni) per portare luce soprattutto in quei vicoli bui che sono così pericolosi di notte.

Ma ciò non basta! Fu allora che padre Gregorio Maria Rocco presentò al re una proposta: “Maestà, date a me la licenza dell’illuminazione della città. E state tranquillo, non farò spendere alle casse del Regno nemmeno un ducato”, e il re Ferdinando gli diede il permesso.

Don Gregorio Maria Rocco cosa fece poi, prese un dipinto della Madonna trovato nei sotterranei del monastero del Santo Spirito, nella zona di piazza Plebiscito, e ne fece riprodurre centinaia di copie. Le fece sistemare in tante “ edicole votive” in giro per Napoli, dopodiché dichiarò: “O napoletani, la Madonna che sta nella vostra strada è uguale a quella delle altre strade di Napoli. Ora, però, se voi volete veramente bene alla vostra, dovete tenerla sempre illuminata.

Da allora ogni quartiere si impegnò a tenere i lampioni accesi e in questo modo si riuscì ad illuminare le strade di Napoli anche di notte.

Ogni volta che qualcuno varcava la soglia della propria casa per uscire, le madri o le mogli salutavano i propri uomini con questa frase: Va’, ‘a Madonna t’accumpagna!”.
Questa usanza si è protratta nei secoli fino ad oggi, si può trovare tutt’ora piccoli riquadri nei vichi di Napoli che vengono puntualmente illuminati con candele dalle gente che vi abita nei pressi.

Inoltre il detto è stato ripreso anche più di un’occasione grazie al Cardinale Crescenzio Sepe, che spesso la usa per concludere le sue omelie.

“ A Napoli, chissà perché, la Madonna è più amata di Gesù e forse anche dello stesso san Gennaro. Dalle mie parti dire: ‘Fosse ‘a Madonna!’…” 

Il detto è reso celebre anche grazie al poliedrico Luciano De Crescenzo, che nel suo libro intitolato “Fosse a Madonna” spiega esaurientemente l’origine di tale detto.