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sabato, 3 Giugno 2023

I tesori della Napoli angioina

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Al modico prezzo di 3 euro è ora possibile ammirare gioielli di inestimabile valore, per la prima volta presentati al pubblico per raccontare lo spirito e lo sfarzo della Napoli medievale. E’ infatti stata inaugurata l’11 Ottobre una mostra singolare, dal titolo: “Ori, argenti, gemme e smalti della napoli angioina” che continuerà fino alla fine di dicembre; questa singolare esposizione è stata organizzata nell’ambito del Forum delle Culture ed è curata da Pierluigi Leone de Castris in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli.

La scelta dell’allestimento all’interno della celebre Cappella del Tesoro di San Gennaro non sembra casuale: i pregevoli manufatti realizzati in metalli preziosi ben si fondono infatti con la magnificenza della Cappella che conserva al suo interno numerosi gioielli donati in segno di devozione al santo patrono, appartenenti alla città di Napoli. Grazie ad un’istituzione laica denominata Deputazione, istituita nel 1527 per volere degli Eletti dei Sedili della Città, ancor oggi esistente, venne costruita la Cappella del Tesoro a testimonianza dell’intenso rapporto che la città ha con il suo patrono e per racchiudere le innumerevoli donazioni ex voto, succedute nel corso dei secoli.

Gli anni presi ad esame sono quelli che vanno dal 1285 al 1381, ovvero gli anni che videro l’ascesa della dinastia angioina nel Regno di Napoli, che coincisero con una grande sviluppo nell’ambito urbanistico della città di Napoli e allo stesso tempo elevazione di quest’ultima a rango di capitale tra le più popolose d’europa. Un clima di prosperità che si avvertì in tutti in i campi, soprattutto quello artistico-letterario con l’arrivo di artisti ed artigiani da ogni parte che entrarono a far parte della sofisticata corte angioina. I tesori dell’oreficeria esposti sono soprattutto un modo per mostrare lo sfarzo e il lusso del mondo dei sovrani francesi, con gioielli in oro o argento decorati con smalti e pietre preziose; allo stesso tempo si tratta di un’importante testimonianza artistica della compenetrazione di stili e tecniche diverse, grazie al contatto degli artisti francesi con quelli italiani. La ricca collezione della Cappella del Tesoro si compone di opere tra le più preziose al mondo: il reliquiario del santostatuebustiil copricapo vescovile (la Mitra – ndr) di rubini, diamanti e smeraldi; il busto reliquiario del santo realizzato in epoca angioina e la celebre Collana del XVII secolo, realizzata in pietre preziose ancora una volta testimonianza delle donazioni dei sovrani. Accanto a queste opere che fanno parte della collezione permanente del Museo, è dunque possibile vedere venticinque oggetti di lusso in metallo prezioso, di carattere religioso e profano, tra cui la croce gigliata, donazione di Carlo II alla Basilica di San Nicola di Bari, le preziose mitre con perle e smalti, calici, la cassetta decorata, la capsula a forma di foglia di vite realizzata in occasione delle nozze di Filippo di Taranto con Tamara di Epiro, concepita come una sorta di bomboniera medievale.

Braccio reliquiario di San Ludovico da Tolosa
Braccio reliquiario di San Ludovico da Tolosa

Tra i pezzi più pregiati vi è inoltre un’opera proveniente dal Louvre, ovvero il braccio reliquiario di San Ludovico da Tolosa: figlio di Carlo II rinunciò al trono per vestire gli abiti religiosi, divenne francescano e successivamente fu investito della carica di Vescovo di Tolosa mentre il regno passava nelle mani del fratello Roberto d’Angiò. Il reliquiario del braccio con il prezioso anello, fu realizzato per celebrare la memoria del santo, realizzato tra il 1337-1338 da Lando di Pietro, artista senese, che realizzò l’opera assieme al reliquiario di San Luca, anch’esso parte della collezione del Louvre. Questo scambio artistico con la città francese non è un evento nuovo per Napoli: nel corso del 2014 infatti si è tenuta al Museo Maillol di Parigi una mostra dal titolo Le tresor de Naples. Les Joyaux de San Gennaro, per far meglio conoscere i capolavori del tesoro più prezioso dei gioielli della corona d’Inghilterra, oltre i confini dell’Italia.

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