Una lunga notte bianca di preghiera nelle chiese romane ha preceduto questo nuovo giorno, un’accoglienza spirituale per centinaia di migliaia di pellegrini accorsi in queste ore a Roma per assistere alla canonizzazione di Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II. Attese 122 delegazioni, 24 capi di Stato, compresi sovrani e reali, e 10 capi di governo. Due miliardi di persone seguono l’evento in tutto il mondo, oltre un milione presenti nella capitale e divisi nelle varie piazze, raccolti davanti ai maxischermi nell’area di piazza San Pietro e Castel Sant’Angelo, che può contenere fino a mezzo milione di fedeli, ma anche nell’area dei Fori Imperiali e nella piazza di Santa Maria Maggiore, oltre che a piazza Navona, con traduzione in lingua inglese; e piazza Farnese, con traduzione in lingua francese.
Un evento che rende questo giorno il più importante e sentito tra i cattolici e primo nella storia della Chiesa romana. Due papi amati e già venerati in vita, santificati dall’altrettanto adorato Francesco, ne fanno una celebrazione della fede cristiana. A questi si aggiunge il papa emerito Ratzinger.
Un momento fortemente sentito dal popolo napoletano che ha sempre ricordato le parole d’affetto di Giovanni Paolo II spesso rivolte alla città più volte visitata, insieme a quella di Pompei, in quel “Napoli ha bisogno di sperare”.
«È proprio in direzione dello spirito ecumenico di Giovanni Paolo II e Giovanni XXIII che il Cardinale Sepe, insieme a 50 pellegrini, in Russia prima di recarsi a Roma per la beatificazione, attraverso il dialogo avuto nelle ore precedenti col metropolita Hilarion e il Patriarca Kirill, intende continuare il dialogo interreligioso disciplinato dai due papi» dice al nostro microfono il portavoce della curia napoletana Enzo Piscopo.
A Napoli ogni comunità parrocchiale si è organizzata autonomamente, non in modo centralizzato, mentre a Roma il programma è iniziato in Piazza San Pietro con la preghiera della coroncina della Misericordia dalle ore 09:00, quindi l’avvio della celebrazione con le Litanie dei Santi. Il rito della Canonizzazione apre subito la celebrazione: con le tre petizioni al Papa da parte del cardinale prefetto della congregazione dei santi, Angelo Amato, quindi la solenne formula recitata dal Pontefice: “Ad onore della Santissima Trinità, per l’esaltazione della fede cattolica e l’incremento della vita cristiana, con l’autorità di Nostro Signore Gesù Cristo, dei Santi Apostoli Pietro e Paolo e nostra, dopo aver lungamente riflettuto e invocato più volte l’aiuto divino, ascoltato il parere di molti nostri fratelli nell’Episcopato, dichiariamo e definiamo Santi i Beati Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II, li iscriviamo nell’albo dei Santi e stabiliamo che in tutta la Chiesa essi siano devotamente onorati fra i Santi. Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo”.