I musei in ginocchio per la pandemia, grandi opere all’asta. Molti musei negli Stati Uniti d’America hanno preso la decisione di mettere in vendita opere importanti.
Tutto ciò è stato fatto per finanziare le perdite dovute al Covid-19. Le case d’asta stanno facendo grossi affari.
Una questione molto delicata e discussa che sta trasformando il patrimonio culturale in una questione privata.
L’Eveson Musuem of Art di Syracuse di New York, ha messo in vendita un’ opera di Jackson Pollock. Un’ opera molto prestigiosa per sopperire alle perdite causate dal corona virus.
Altri musei importanti hanno fatto questa scelta di vendere opere importanti, come il Brooklin Musuem di New York.
Sono state messe all’asta ben dodici opere della collezione del Brooklin Musuem sempre per raccogliere capitali.
Dipinti firmati da grandi artisti come Lucas Cronach il Vecchio, fino ad arrivare a Gustave Courbet e Camille Carot.
Queste notizie sono emerse grazie a un reportage del New York Times.
Tra le case d’asta più prestigiose la più famosa è quella della sede di New York, la casa d’asta Christie’s. Vi saranno altre opere messe in vendita.
La particolarità sta nel fatto che vi saranno opere messe in vendita on line. Il valore totale stimato prima della vendita delle dodici opere si aggira tra i 2,3 milioni di dollari ai 3,5 milioni di dollari.
Affari d’oro per le case d’asta che grazie alla pandemia possono assicurarsi opere di grandi artisti a prezzi convenienti.
La cultura attraversa un momento difficile e delicato. Scelta che può apparire discutibile ma necessaria per la sopravvivenza dei musei statunitensi.
Il Coronavirus, non solo ha generato una crisi mondiale sanitaria senza precedenti ma ha determinato una crisi economica mondiale, anche per ciò che concerne i musei e la cultura in generale.
Bisogna augurarsi che la Politica stia più attenta alla cultura ed eviti che questa possa diventare definitivamente un affare privato di pochi a discapito delle persone che si recano ai musei.