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I grandi Vulcani non muoiono mai

I grandi Vulcani non muoiono, riposano, si ricaricano, si preparano al prossimo catastrofico evento.

Difficile stabilire il quando quel che certo è che accadrà e che sarà qualcosa di terribile e al tempo stesso spettacolare.

Lo sanno bene gli abitanti delle Hawaii vicini al vulcano Kīlauea.

È il 3 maggio 2018 quando le autorità locali diramano l’allerta.

Il messaggio è chiaro e semplice nella sua temibilità : “tenersi pronti all’evacuazione”, il gigante si è svegliato.

Non accadeva dal 1983 anno in cui la lava raggiunse i 450 m di altezza dal suolo.

L’allarme fu diramato in seguito al collasso del fondo del cratere del cono vulcanico del Pu’u O’o.

I grandi Vulcani non muoiono mai: cronaca di un eruzione

L’eruzione avviene ed è devastante.

Oltre 10.000 gli sfollati.

I satelliti della NASA mostrano, il sei maggio,  sono ben evidenti  i lunghi pennacchi di gas nocivo, il diossido di zolfo.

Questo esto gas destò particolare preoccupazione, perché i grado di provocare piogge acide e inquinamento atmosferico, causa problemi di salute persistenti a chi lo respira e ad alte concentrazioni può anche essere letale.

Ma il problema non fu solo l’eruzione in se per se.

Nelle ore successive all ‘eruzione, infatti, si registrarono violente scosse di terremoto e non solo nelle vicinanze del  vulcano.

Perché si sa che se i grandi Vulcani decidono di dare il meglio di sé a tremare si è in tanti.

In seguito all’ eruzione si registrò una scossa di magnitudo 6.9 a Big Island alle Hawaii.

Il servizio geologico degli Stati Uniti registrò circa 119 scosse di terremoto nelle ore successive.

Lo scenario però più impressionante lo si poté ammirare a diversi chilometri dal luogo dell’esplosione.

A Paoha, nelle Leilani Estates, la terra si aprì per oltre 150 m, passando tra boschi e zone abitate, creando sbuffi di lava e fuoco.