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I Biscotti di Castellammare: dall’800 il simbolo della città

Castellammare di Stabia, è una città affacciata sul Golfo di Napoli al confine tra i paesi vesuviani e la penisola sorrentina, è la terra natìa di prodotti davvero unici, tra cui i Biscotti di Castellammare.

La ricetta dei Biscotti di Castellammare risale alla metà dell’800 e conquistò fin da subito un posto d’onore tra i dolci della tradizione enogastronomica campana.

Anticamente le persone acquistavano questi biscotti dai venditori ambulanti che giravano tra le strade.

Oggi con il loro profumo che inebria le strade della città sono un simbolo di Castellammare.

I Biscotti di Castellammare sono dei prodotti da forno dolci. Esistono però due varianti, nate nello stesso anno e create dalle stesse sapienti mani.

I biscotti tradizionali hanno la forma allungata e semplice,  ricordano dei sigari e poi vi sono, sempre secondo tradizione, i taralli glassati di Castellammare, ciambelline appunto glassate chiamate biscotti.

Alla base della ricetta prodotti ingredienti genuini, come la farina, il burro, lo zucchero, il lievito naturale, la vaniglia e l’acqua. Si, avete letto bene: acqua! Perché a rendere così buoni questi biscotti e forse proprio un ingrediente che si trova solo qui, la cosiddetta acqua della Madonna.

Storia

La storia dei Biscotti di Castellammare nasce nel 1848, furono i fratelli Giovanni e Francesco Ricciardi ad ideare la ricetta dei biscotti.

La tradizione passò di padre in figlio e attirava persone dalla vicina Napoli e dalla provincia. I biscotti acquisirono tanta fama che altri cercarono di appropriarsi della ricetta tradizionale.

Una leggenda locale narra che 1941 alla figlia di Francesco, Donna Concetta venne chiesto insistentemente di vendere la ricetta.

Lei, apparentemente l’unica erede della tradizione di famiglia, rifiutò e per questo fu avvelenata.

I biscotti di Castellammare oggi

I biscotti ancora oggi sono prodotti e venduti secondo l’antica ricetta.

Confezione

L’incarto di questi biscotti ha una lunga tradizione. E’ infatti lo stesso che utilizzavano i vicini pastai della città di Gragnano. Il primo incarto, quello più antico, aveva una forma tubolare, ideata per essere il più comoda possibile soprattutto per viaggiare.

Con il tempo le confezioni dei biscotti hanno assunto varie forme ma tutte contraddistinte dai colori blu e dal giallo, identificativi della città di Castellammare.