I 99 posse alla Festa del friariello

Si è svolta ieri a Napoli, nel quartiere Materdei, la quinta edizione della Festa multiculturale del Friariello. Hanno presenziato alla serata tra gli altri, in veste di ospiti speciali, i 99 posse. Si tratta di un evento organizzato dal Giardino Liberato di Materdei, ovvero il Giardino dell’ex Convento delle Teresiane sito nel cuore del rione Materdei, un tempo chiuso e abbandonato a se stesso e da poco riaperto e divenuto uno spazio autogestito dagli abitanti del quartiere. Grazie all’intervento del Comitato Abitanti Materdei e di svariate associazioni questo spazio è divenuto il simbolo della resistenza alla crisi e luogo per svolgere attività e iniziative collettive a favore dei cittadini e senza scopo di lucro. Multiculturalità, resistenza al sessismo, al razzismo e a ogni forma di discriminazione sociale sono le parole chiave che guidano le attività ludiche, ricreative e istruttive del Giardino.
In linea con questi principi si inserisce ogni anno nel calendario degli eventi organizzati dal Giardino la Festa multiculturale del friariello, divenuta ormai un’istituzione per gli abitanti del quartiere. Un momento di svago, di festa, di condivisione di spazi,ma anche di riflessione e di lotta per far valere i più semplici valori umani e sociali. Il ‘friariello’ celebrato dalla festa ha in realtà poco a che vedere con l’ortaggio, ma rappresenta in realtà un riferimento a uno slogan anti fascista: “e’friarielli”. Da lì è nata l’idea di creare un evento che inneggi all’antifascismo e offra nel contempo un momento di ristoro con una delle più prelibate pietanze tipiche partenopee: il panino salsiccia e friarielli.
Oltre al cibo e alla riflessione culturale e politica la Festa del friariello è anche musica. I posteggiatori tristi, Dj set Sab Kuch Milega & African Roots, Francesca Barbatelli & Vittorio Zimardi, Isole Minori Settime si sono alternati sul palco allestito in piazza Scipione Ammiraglio, nei pressi della metro Materdei, lasciando spazio all’atteso Dj set di Zulù e Marco Messina dei 99 posse. Il gruppo storico partenopeo, da sempre apertamente antifascista, si è esibito con un medley dei suoi maggiori successi chiudendo con un discorso sulla crisi, la criminalità organizzata e l’esigenza di una rivoluzione dei cittadini.