Giovanni Malagò, Presidente nazionale del CONI, ha rilasciato una lunga intervista sulle pagine dell’edizione odierna de Il Mattino subito dopo l’inaugurazione del centro polifunzionale di Marcianise. Il Presidente si è soffermato sulla squalifica inflitta a Gonzalo Higuain. Queste le parti più importanti: “Ognuno è libero di pensare ciò che ritiene giusto. I tifosi del Napoli, nella loro testa, si sentono violentati da questa sentenza. Chi mastica il regolamento, invece, la ritiene più che corretta. Il punto è però un altro: sono le scelte soggettive dell’arbitro e da quanto poi riporta nel referto della gara”.
“Io non posso giudicare se siano o meno giuste quattro, una o cinque giornate di squalifica. È però sbagliato che ci possano essere delle interpretazioni, degli equivoci. Serve un criterio fisso. Ma, ripeto, tutto nasce da quello che viene scritto nel referto. Poi la sentenza è automatica, e si basa sul regolamento. Il calcio però non ha bisogno di polemiche. L’anticipazione di Tosel? Non voglio parlarne. Doping e giustizia sportiva sono argomenti che preferisco non trattare.
“Aurelio è mio amico, ha un carattere forte e che spesso lo porta a sentire il calcio con passione, proprio come fa anche con il cinema. Sono scelte personali. Di certo, i risultati della sua gestione sono evidenti e sotto gli occhi di tutti. La lotta scudetto? I bianconeri hanno un vantaggio che sembrano capaci di gestire fino alla fine, ma è anche vero che negli ultimi vent’anni ci sono state le straordinarie rimonte di Milan e Lazio che hanno rovesciato la situazione in classifica”.