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Halloween con il regista visionario Tim Burton

Tim Burton, genio visionario, eccentrico maestro, regista dell’assurdo.  È la scelta per eccellenza da fare la notte di Halloween.  Acclamato in tutto il mondo, i suoi film catturano l’attenzione per un particolare tipo di personaggio che viene mostrato al grande pubblico: il personaggio dell’ outsider. 

La cinematografia ” burtoniana” si focalizza su personaggi emarginati dalla società,  cerca di metterne in rilievo la solitudine che li caratterizza. Non parliamo però di personaggi “normali”, parliamo di protagonisti con l’aspetto grottesco, eccentrici e tutti racchiusi in una specie di contesto fiabesco ma dark.

Quale regista migliore di Tim Burton per Halloween allora ?

Per chi volesse passare una serata in compagnia di film a tema “mostruoso” , divertente e ideale per tutta la famiglia, ecco dei titoli di cult che non potete assolutamente non conoscere di questo magnifico regista.

 The Nightmare before Christmas (1993) 

Partiamo con quello che potremmo definire il film di Halloween per eccellenza. Sebbene non sia diretto da Tim Burton , il regista è Henry Selick, è un progetto nato dalla sua brillante mente. Chi è che non ha mai visto le immagini di Jack Skeletron la notte di Halloween? È i il re delle zucche in persona. Leader del paese di Halloween, leader acclamato da tutti i mostri che vivono nel fantastico paese.

Eppure questo capo dell’orrore è il protagonista emarginato tanto caro a Tim Burton. In che modo pensereste? È l’unico personaggio nel suo mondo che è stanco della festa più mostruosa dell’anno.  È  stanco dei soliti preparativi, è stanco di avere a che fare con mostri spaventosi, vampiri e zucche orripilanti. Il film tratta proprio di questo senso di frustrazione della realtà che vive il nostro amato protagonista, complice della vicenda sarà una fortunata scoperta avvenuta nel bosco.

Jack Skeletron verrà attratto da un albero misterioso che sembra essere un portale per altre festività, la sua attenzione verrà catturata da quella natalizia. Affascinato dai colori, dalle luci, dai suoni, dalla gioia di questa festa, Jack deciderà di voler organizzare lui stesso il Natale  di quell’anno. Con l’aiuto dei suoi mostruosi amici, comincerà ad organizzare il tanto atteso natale nel mondo degli umani, ma le cose non andranno come previsto.

Il film è realizzato in Stop-motion, ossia vengono utilizzati pupazzi mossi a mano dagli animatori in ogni fotogramma. Il doppiaggio italiano del bizzarro protagonista è affidato ad un grande nome della musica italiana, il grande Renato Zero.

La sposa cadavere (2005)

Questo è un altro grande film di animazione, tra i più acclamati negli ultimi tempi. L’atmosfera è sempre quella tipica burtoniana. Il protagonista di questa pellicola è Victor, ricco borghese, che sta per sposarsi con Victoria, figlia di una famiglia nobiliare decaduta. Sebbene il matrimonio sia combinato, i due giovani finiscono per innamorarsi perdutamente l’uno dell’altro, ma ecco l’imprevisto bizzarro che rischia di mandare a monte l’unione.

Mentre si rifugia nel bosco per esercitarsi con la formula del matrimonio, ecco che preso dalla foga infila l’anello nuziale in un ramo che spunta dal terreno. Il ramo è in realtà il dito della sposa cadavere che ora reclama il protagonista come suo legittimo sposo.

In questa pellicola, ciò che emerge, è la contrapposizione particolare tra il mondo dei vivi e il mondo dei morti. Il protagonista viene trascinato nel mondo dei morti, ma non è come ci aspetteremmo. Il mondo dei defunti è presentato come allegro, fatto di musica e colori brillanti, le creature ormai trapassate si scoprono piene di vitalità, capaci di esprimere quell’umanità che la forma corporea aveva represso.

È il rovesciamento poetico che viene attuato, tratto distintivo della visione burtoniana. – “Il regista declassa la morte da tabù ad evento naturale e così facendo, paradossalmente, la innalza a evento festoso”– ( I mondi eterogenei di ” Nightmare before christams e La sposa cadavere” di Tim Burton- di Maria Cristina Locuratolo). Anche questa pellicola è creata con la tecnica dello stop-motion, e vede la collaborazione al doppiaggio di due attori che hanno lavorato più volte con il regista, parliamo di Helena Boham Carter e Johnny Depp. 

 Sweeney Todd – il diabolico barbiere di Fleet Street ( 2007) 

La storia di questo musical un pò creepy è incentrata su un barbiere di nome Benjamin Barker. Vittima di un complotto e accusato di essere l’assassino di un omicidio che non ha commesso, incastrato da un uomo facoltoso che brama la bella moglie del barbiere, il giudice Turpin. Il protagonista ritorna dopo 15 anni a Londra e adotta il nome di Sweeney Todd. Nello stesso palazzo in cui il barbiere esercita la sua professione, al piano di sotto c’è il negozio di pasticci di carne di Mrs. Lovett.

Spinto dalla vendetta, dopo aver appreso che il giudice tiene segregata sua figlia e per non esser riuscito ad ucciderlo in un’occasione fortuita, il malvagio barbiere sfoga tutta la sua rabbia uccidendo ogni cliente che si presenti nel suo negozio. Mrs. Lovett incoraggia il protagonista in queste azioni così da poter avere la dose di carne per i suoi pasticci.

A vestire i panni dei due strambi assassini sono Johnny Depp, nel ruolo di Sweeney Todd, ed Helena Boham Carter, nel ruolo di Mrs Lovett. Il diabolico giudice Turpin è interpretato dal compianto Alan Rickman (ricorderete il professor Piton della saga di Harry Potter), inoltre rincontriamo un giovane Jamie Campbell Bower nel ruolo di un ragazzo innamorato della figlia di Sweeney Todd.

Incontriamo un altro volto noto tra gli attori inglesi, ossia Timothy Leonard Spall ( ricorderete il codardo Peter Minus nella saga di Harry Potter) nel ruolo di assistente del giudice. Altra presenza da segnalare è quella di Sasha Baron Cohen nei panni di  Davey Collins, un barbiere rivale di Sweeney Todd.

Il musical è ambientato in una Londra dell’epoca vittoriana, in un periodo non ben definito. Il contesto rievoca tutte le caratteristiche che predilige la cinematografia burtoniana: una Londra tetra, dove il grigio e il blu sono i colori principali;  i personaggi hanno un aspetto trasandato, un pò emo, con il volto quasi bianco ( simbolo della loro decadenza). L’ aspetto che incuriosisce di più del protagonista è la sua natura ambivalente, vittima e carnefice, che rivela in fondo una sofferenza provocata da un grande amore perduto. Questo aspetto lo rivediamo sempre nei personaggi principali di Tim Burton. Essi nascondono un’anima dolce, appassionata e sofferente. 

Il film ha vinto il premio come miglior film (commedia o musical) e come miglior attore alla 65-esima edizione dei Golden Globe. Inoltre ha avuto una candidatura agli Oscar per il miglior attore protagonista e migliori costumi, finendo per vincere la statuetta come miglior scenografia all’80-esima edizione degli Academy Awards. 

Edward mani di forbice (1990)

 

Questo è il capolavoro di Tim Burton, il film che lo consacra all’inizio della sua carriera e che lo fa entrare nella leggenda del cinema. Uno dei primi film che consacra il sodalizio con Jhonny Depp, qui alla sua prima collaborazione con il regista. È un cult del cinema che si deve conoscere! 

La storia ruota intorno ad Edward, un ragazzo artificiale creato da uno scienziato che però muore senza portare a termine il suo lavoro. Rimasto solo a vagare ,e prendersi cura della dimora del suo defunto padrone per molto tempo, un giorno viene scoperto da una donna, Peggy Boggs. Intenerita e colpita dal misto di aspetto intimidatorio e profonda dolcezza del ragazzo, decide di portarlo a casa sua, nella cittadina in cui vive. Inutile dire che l’arrivo di Edward  desterà ammirazione e timore nei cittadini del luogo. Nel corso del film vediamo il legame che crea con la famiglia che lo ospita, la cinicità che subisce dagli amici adolescenti della figlia di Peggy, e l’amore che nasce tra il protagonista e la figlia di quest’ultima.

Il paese dove va a stare Edward è una sequenza di case tutte di colori pastello, abitata da personaggi che rappresentano la visione burtoniana della società: individui omologati, tutti uguali, che non vanno “oltre il loro naso”, che non comprendono tutto ciò che può essere diverso da loro. Esattamente come gli adolescenti che scherniscono il protagonista, oppure gli adulti del film; che a prima vista penseremmo che accettino tra loro il nuovo arrivato, ma che in realtà sarà solo una dimostrazione della loro chiusura mentale, vedendo in Edward solo un fenomeno da baraccone. 

Nella pellicola possiamo ammirare una delle ultime apparizioni di Vincent Price, nel ruolo del padre inventore di Edward,  grande attore della storia di Hollywood, prima della sua scomparsa avvenuta nel 1993.

Questo film è una fiaba grottesca, splendido perché vediamo la straordinaria immaginazione di Burton esprimersi a tutta forza. Sapevate che il personaggio di Edward è frutto dell’infanzia del regista?. Tim Burton ha più volte rivelato di essersi sentito solo durante la sua infanzia, e durante la sua adolescenza la sua ment brillante ha tirato fuori la prima bozza del protagonista del film.

Il film vince una moltitudine di premi, il premio come  miglior production design ai Bafta, premio miglior film agli Academy of Science Fiction, Fantasy e Horror Awards, premio miglior attrice straniera a Winona Ryder e miglior film straniero ai Sant Jordi Awards, premio miglior film agli Hugo Awards. 

Il Mistero di Sleepy Hollow (1999) 

Concludiamo la lista con un’altra pellicola che vede la collaborazione di Tim Burton con Johnny Depp.

Il mistero di Sleepy Hollow è ispirato alla più conosciuta storia di Ichabod Crane, qui un investigatore di New York city. Inviato nella tetra cittadina di Sleepy Hollow per risolvere il mistero che si cela dietro tre efferati omicidi , nei quali le teste delle povere vittime sono state staccate e perdute. Nella silenziosa valle aleggia una figura misteriosa, un condottiero che vaga con al posto della testa una zucca. L’investigatore, con l’aiuto del suo giovane aiutante che chiama ” giovane Masbath” e l’affascinante Katrina Van Tassel, con i suoi metodi giudicati strambi e poco ortodossi si metterà alla ricerca di indizi che spieghino il mistero, scoprendo una verità agghianciante.

La pellicola è uno dei lavori più riusciti di Burton. L’atmosfera tipicamente tetra e a tratti bizzarra affascina lo spettatore appassionato di leggende dell’America della seconda metà del 700. Anche questo protagonista incarna la figura dell’outsider, tipicamente burtoniana. Ichabod Crane è un emarginato per il suo modus operandi nel risolvere crimini e le sue creazioni futuristiche, viene deriso dall’ambiente in cui lavora e per questo mandato altrove. Sarà una prova da superare, una dimostrazione del suo talento nei confronti di menti snob e conservatrici.

Il film vede la partecipazione di molti attori inglesi come Miranda Richardson, nel ruolo di Lady Mary Van Tassel, Michael Gambon ( l’attore che interpreta Albus Silente dal terzo film in poi della saga di Harry Potter)  nel ruolo di Baltus Van Tassel, uno spaventoso  e bravissimo Christopher Walker, nel ruolo del misterioso cavaliere dell’Assia, Ian McDiaemid ( il temuto imperatore Palpatine della saga di Star Wars), i compianti Richard Griffiths e  Christopher Lee.

Il film ha ottenuto vari riconoscimenti. Premio come miglior fotografia ai Boston Society of Film Critics Award e agli American Society of Cinematographers, miglior scenografia ai Bafta e ai Los Angeles Film Critics Association Awards, miglior costumi ai Bafta,  premio Oscar per la miglior scenografia, premio miglior attore a Johnny Depp ai Blockbuster Entertainment Award, miglior colonna sonora ai BMI Film e Tv Award, premio miglior attrice protagonista a Cristina Ricci ai Saturn Award e tanti altri.

Non resta che scegliere! Qualsiasi scelta che farete, Tim Burton saprà emozionarvi a suon di spavento.