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giovedì, 8 Giugno 2023

Grazie al carbonio luci più efficienti

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Le luci a led hanno rivoluzionato già da diverso tempo il settore dell’illuminazione, migliorando le prestazioni in termini di potenza e di risparmio energetico. Hanno trovato applicazione sia nell’uso domestico che in quello professionale, e anche nel settore dei trasporti, laddove i fari a led delle autovetture hanno consentito un’inquinamento ambientale minore rispetto alle lampade alogene e una maggiore sicurezza stradale notturna, grazie alla maggiore illuminazione che tali led consentono.

Eppure si affacciano in questo campo i cosiddetti nanotubi di carbonio che potrebbero di qui a poco diventare delle sorgenti di luce molto efficienti, che prevedono un consumo di appena 0,1 watt l’ora, ossia una misura cento volte inferiore a quella dei led, insigniti proprio quest’anno del Nobel. A condurre il gruppo di ricerca su questi nanotubi di carbonio è stato Norihiro Shimoi, dell’università giapponese di Tohoku. Nella fattispecie il grafene e gli stessi nanotubi sono degli ottimi conduttori di elettricità e si candidano per sostituire i composti del silicio nell’elettronica degli anni a venire. Confermata la possibilità dei nanotubi di carbonio di fungere da sorgenti di luce per le loro caratteristiche di conduttività termica, stabilità meccanica e resistenza meccanica.

In prospettiva si annuncia la realizzazione di dispositivi di illuminazione a basso consumo e dal costo esiguo: nel caso di specie, tale strumento si baserà su di uno schermo al fosforo che emette la luce e un insieme di nanotubi di carbonio che fungono da elettrodo deputato a stabilire un contatto elettrico col dispositivo.

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