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L’ azzardo di Icardi.

  • Archiviata la prima giornata di campionato, le prime della classe, Juventus, Napoli e Inter scattano, sotto il solleone, come al tempo dei fiori che sbocciano o delle foglie che cadono. Sempre loro, protagoniste in tutte le stagioni, le prime tre dell’ anno passato che danno inizio alle ostilità sul campo e si trovano tutte coinvolte nel tormentone Icardi. La telenovela argentina si arricchisce di altre pagine che, proprio come queste classiche soap, non tolgono e non mettono nulla alla sostanza di una situazione che costringerà -allo stato delle cose- il bomber ai box dorati (stipendio da 5 milioni) del club nerazzurro, più che mai intenzionata a tenerlo ai margini della prima squadra, con le uniche chance legate all’ obbligo contrattuale del dieci per cento delle presenze totali che gli dovranno essere garantite. Ben poca cosa per un attaccante del suo rango, destinato a sbaragliare difese e difensori e che può contare su un bottino di reti, in serie A che supera i cento gol. Non possiamo pensare ad una forma di autolesionismo così cronica da spingere il ragazzo a una stagione senza calcio, pertanto siamo convinti che il giocatore otterrà la sua destinazione preferita contrariamente a quanto auspicano i suoi oramai vecchi tifosi milanesi, che mai lo vorrebbero, vestito di bianconero. Il tempo, comunque sta passando e l’ epilogo si prenderà la sua rivincita sulle chiacchiere, le ipotesi e le sensazioni  su questa storia di mercato, che rischia di tenere con il fiato sospeso i supporter delle tre compagini coinvolte, fino all’ ultimo giorno di calcio mercato. Il presidente De Laurentiis, preso atto della volontà di Mauro di restare al “nord” e con in tasca l’ accordo con Lorente attende, interessato, l’evolversi della situazione che se non dovesse mutare porterebbe il basco dritto dritto ai piedi del Vesuvio, ma che se, al conttario, aprisse spiragli inattesi non lo troverebbero impreparato. L’ altra possibilità per il goleador, che prende corpo sempre più, è la battaglia legale che lo contrapporrebbe alla società nerazzurra con una pesante accusa di mobbing, rivolta a Marotta e company: anche in questo caso si pregiudicherebbe, quasi, l’intera annata, con i rischi legati alla mancanza di agonismo, che sommati ai mesi di attività precaria dell’anno scorso, porrebbe interrogativi sulla immediata capacità di incidere del “delantero”. Pure questa, più che una saggia strategia, sembra un modo strano di tentare la sorte per un atleta che dovrebbe esprimersi sul campo e con le prestazioni. Icardi sembra sordo a qualsiasi tentativo di rimettersi in gioco. Ambisce, senza colpo ferire, alla squadra migliore senza intaccare le sue quotidianità, incluso il super attico, nuovo di zecca, riccamente allestito e da poco acquistato. Più che tentare la sorte, per la verità, questo sembra giocare d’ azzardo: a nostro modo di vedere, è un tantino peggio.