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Gli elementi della vita sull’asteroide Bennu

L’asteroide Bennu, definito come il fossile del Sistema Solare che, durante il suo avvicinamento alla Terra nel 2018 fu studiato dalla sonda Osiris-Rex, ha una composizione molto simili ad alcuni asteroidi che, fatti di materiali ricchi di carboni, sono necessari per la vita.

L’asteroide è descritto in sette articoli sulle riviste del gruppo Nature.

I dati rilevati, a cui la Nasa ha dedicato una conferenza stampa, sono rappresentati in parte anche dal contributo dato dall’Italia attraverso l’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf).

I dati sono stati raccolti dalla sonda americana Osiris Rex (Origins, Spectral Interpretation, Resource Identification, and Security – Regolith Explorer), in orbita intorno all’asteroide dal 3 dicembre dello scorso anno per studiarne tutte le caratteristiche.

La tecnologia, tutta italiana, che consente alla sonda di orientarsi, utilizza sensore stellare costruito con il gruppo Leonardo, a Campi Bisenzio.

I dati registrati che sono stati pubblicati confermano che un asteroide simile a Bennu, abbia in passato  potuto portare sul nostro pianeta materiali ricchi di acqua e di carbonio.

Secondo John Brucato, dell’Osservatorio di Arcetri dell’Inaf e uno degli autori di una delle ricerche pubblicate:” E’ la conferma di quanto l’acqua sia importante negli asteroidi, considerati i responsabili dell’apporto di acqua sulla Terra.”

Ha poi aggiunto a maggior conferma che:” La Terra si è formata in una zona arida e solo in seguito a impatti con asteroidi simili a Bennu ha avuto un apporto di materia organica e acqua di origine extraterrestre.

Da precedenti ricerche, infatti, si denotava come l’acqua dei nostri oceani, avesse una firma chimica corrispondente a  quella dell’acqua presente sugli asteroidi e non delle comete.

Inoltre, dai nuovi dati della sonda americana, in merito all’asteroide, si evince un’inattesa composizione che porterebbe Bennu ad essere molto più antico di quanto i ricercatori credessero.

Infatti, Bennu potrebbe avere fra 100 milioni e un miliardo di anni e potrebbe essersi  formato nella fascia di asteroidi fra Marte e Giove.

Atipica è anche la composizione geologica dell’asteroide, la cui superficie è costellata da grandi massi, andando ad indicare come, nel corso della sua storia, Bennu abbia inglobato frammenti di altri asteroidi di epoche differenti, diventando così una sorta di testimone unico della storia del Sistema Solare.