Nella serata di ieri, 08.04.14, un sedicenne svizzero che si trovava a Roma per un viaggio d’istruzione, è stato protagonista di una tragedia: giocando con dei coltelli, insieme a due suoi compagni di scuola, si è ferito al petto ed è morto.
I ragazzi, provenienti da un cantone della svizzera francese, si trovavano a Roma per una gita scolastica ed erano stati ospitati per la notte da una struttura gestita da suore presso la via Aurelia, la “Domus Nascimbeni”, poco distante dal Vaticano. Nell’edificio, oltre ai ragazzi, erano presenti anche i docenti. Non è ancora ben chiaro come avessero fatto i giovani a procurarsi i coltelli e perché avessero deciso di cominciare un gioco così macabro. L’allarme è partito martedì sera intorno alle ore 23.00, quando le suore hanno deciso di avvertire il 113 riguardo l’accaduto.
Accorse sul posto, accompagnate da un’ambulanza del 118, le autorità sono state avvertite che in quella struttura c’era una persona che “perdeva sangue dalla bocca”: era il sedicenne di Losanna, Jonathan Lucas, colpito al petto dall’arma con cui giocava insieme a coetanei. Inutili i tentativi dei medici accorsi di rianimare il giovane.
Attualmente sulla vicenda sta indagando la Procura dei Minori di Roma e la squadra mobile della capitale. Secondo una prima ricostruzione, le suore avrebbero sentito prima schiamazzi provenire dalla stanza occupata dai tre ragazzi, e poi le urla. Non è ancora chiaro se a colpirlo sia stato il coltello lanciato da uno dei due compagni o se Lucas sia semplicemente caduto sopra l’arma, ferendosi a morte.
Non è la prima né l’ultima notizia riguardo gite scolastiche terminate in tragedia. Poche settimane fa la notizia del giovane siciliano, Gabriele Russo, che a bordo di una nave della Grimaldi Lines, per partecipare allo stage letterario “Amare leggere”, è caduto dalla nave su cui era rientrato da un’escursione nella città di Barcellona insieme ai suoi compagni. Anche in questo caso le circostanze sono tutte da verificare: alcuni testimoni sostengono che il giovane “non fosse lucido e che, tornato sulla nave, si sia volontariamente lanciato in acqua”. Per entrambi gli avvenimenti le indagini sono ancora attualmente in corso.