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Giovanna Mauriello, giovane casoriana discriminata per il suo aspetto fisico

Giovanna Mauriello è una ragazza di 29 anni di Casoria, che non riesce a trovare lavoro a causa del suo aspetto fisico. Dopo la laurea e gli studi di perfezionamento come Graphic Designer, il terribile impatto con una realtà lavorativa discriminante.

La storia di Giovanna, la Graphic Designer di Casoria discriminata per la sua fisicità

La storia di Giovanna deriva da un percorso difficile. La giovane è affetta da neurofibromatosi acuta, una patologia che le ha sfigurato il volto.

La ragazza, avvilita dalla situazione, ha chiesto l’intervento del Consigliere Regionale Francesco Emilio Borrelli. La ragazza è intervenuta in diretta telefonica a ‘La Radiazza’, programma radiofonico condotto da Gianni Simioli.

Giovanna ha raccontato di percepire una pensione di 297 euro, cifra che non le permette di avere una vita indipendente. Nonostante il brillante percorso accademico e gli studi conseguiti non riesce a trovare opportunità di lavoro.

La giovane, nel tentativo di trovare un impiego, si è proposta per vari profili professionali: commessa, addetta alle pulizie e magazziniera. Puntualmente, però, la risposta è negativa. Dopo un colloquio conoscitivo viene rimandata per la sua fisicità.

L’intervento di Francesco Emilio Borrelli

Durante la trasmissione è intervenuto Francesco Emilio Borrelli, che ha commentato la storia di Giovanna. Quest’ultimo ha denunciato la superficialità di una società che considera l’aspetto esteriore a discapito delle competenze.

Nonostante le avversità, Giovanna ha avuto delle opportunità di riscatto. Durante la trasmissione sono arrivate diverse chiamate, giunte con lo scopo di offrire lavoro alla Graphic Designer. Il conduttore ha commentato la vicenda dichiarando: “Intanto noi le forniamo tutto il nostro sostegno, abbiamo già ricevuto diverse proposte di lavoro che gireremo a Giovanna e lei valuterà”.

Una storia che fa riflettere sul malfunzionamento del sistema lavorativo italiano, che in alcune realtà preferisce la presenza a discapito degli studi e degli anni impiegati per formarsi adeguatamente. Fortunatamente la vicenda di Giovanna Mauriello si è risolta positivamente.