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Giovane segregata e picchiata da suoceri e marito

Una giovane donna di 24 anni viveva segregata e costantemente picchiata da suoceri e marito. Bastava una semplice colazione non di loro gradimento, così come un pasto non consono alle loro aspettative, per far scattare violenze e percosse.  Gli aguzzini erano suoceri e marito.

La vicenda emerge quando la ragazza, dopo l’ennesima aggressione subita in casa, decide di denunciare tutto alle forze dell’ordine, facendo scattare le indagini dei carabinieri.

Giovane segregata e picchiata da suoceri e marito

Dopo il matrimonio e l’arrivo in Italia dal Bangladesh, la vittima viene trattata come schiava da marito e suoceri. Costretta a compiere passivamente le mansioni domestiche e a ubbidire a ogni loro richiesta senza fiatare.

Quando le cose poi non erano fatte come loro comandavano, scattavo le violenze fisiche e verbali. Stando ai suoi racconti, la 24enne sarebbe stata rinchiusa dai suoceri in una stanza per ore. Senza la possibilità di bere o mangiare o presa a schiaffi e pugni dal marito.

Il tutto accade a Falconara Marittima, in provincia di Ancona. Proprio a seguito dell’ultima aggressione che l’ha portata all’ospedale locale con ferite giudicate guaribili in dieci giorni, la donna racconta quanto le stava accadendo. Scatta subito la procedura per simili casi e la 24enne viene allontanata dal domicilio e posta in una struttura protetta.

L’uomo viene arrestato per il suo comportamento da marito padrone. Pretendeva da lei massima ubbidienza e sottomissione, imponendole di non uscire mai se non per fare la spesa. Si tratta di un 32enne, operaio ai cantieri navali, ora agli arresti domiciliari per il reato di maltrattamenti in famiglia. Portati in caserma anche i genitori che restano indagati ma a piede libero.