Il fermento del momento, la gioia della convivialità, l’emozione palpabile nell’aria, poi d’un tratto il silenzio, una donna vestita candidamente inizia la propria passeggiata trionfale, acclamata e attesa da tutti. Questo è ciò che si immagina quando si pensa al giorno delle nozze, durante il quale uno dei momenti più attesi è proprio quello in cui la sposa, dalle sembianze principesche, si dirige verso lo sposo. Il suo movimento è scandito da uno dei brani più famosi del mondo moderno, la famosissima “Marcia nuziale” di Felix Mendelssohn, la cui origine è del tutto differente dall’utilizzo moderno.
Forse non tutti sanno che questa “marcia” fu composta nel 1842 come partitura musicale per la rappresentazione teatrale della commedia “Sogno di una notte di mezz’estate” (A Midsummer Night’s Dream) di William Shakespeare, una delle sue opere più libere per quanto riguarda ispirazione e fonti.
Ma allora perché viene utilizzata come accompagnamento per la sposa verso il proprio marito? Da quando?
La risposta è presto detta, il giorno 25 gennaio del 1858, ben 162 anni fa, la “Marcia nuziale” di Mendelssohn viene eseguita per il matrimonio della principessa Vittoria del Regno Unito, ossia la figlia della regina Vittoria, con il principe Federico Guglielmo di Prussia.
Fu proprio questa occasione a donare al brano una tale popolarità da renderlo un classico delle cerimonie nuziali.
Ciò che spesso si ignora è che, secondo quanto riportano alcune cronache, la prima esecuzione in tale ambito sarebbe avvenuta durante un matrimonio tenutosi il 2 giugno 1847, circa 5 anni dopo la stesura della partitura, presso la chiesa di San Pietro a Tiverton in Inghilterra. In quell’occasione si celebrava il matrimonio tra Dorothy Carew e Tom Daniel, ma questo evento, seppur precedente alle nozze reali, non fu sufficiente a donare visibilità a tale brano.
La vera popolarità giunse infatti solo diversi anni più tardi, quando a selezionare il brano di Mendelssohn fu la famiglia reale.
La scelta fu oltremodo felice, sia per l’autore del brano, che per la famiglia reale, perché, se è vero che questa scelta ha donato risonanza mondiale alla marcia di Mendelssohn, è pur vero che la stessa è in grado di aderire perfettamente al clima gioviale, e trionfale allo stesso tempo, del momento in cui essa viene utilizzata.