Oggi, 9 luglio, ricorre la giornata per la distruzione delle armi leggere. Una data importante, che ha lo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica su un argomento di grande rilievo.
Le armi da fuoco leggere, una piaga che affligge il mondo intero
Le armi da fuoco leggere sono una categoria che comprende tutte quelle armi da fuoco capaci di essere utilizzabili e trasportabili da una sola persona grazie a dimensioni e pesi ridotti.
Infatti, le così dette “armi piccole” o “leggere”, sono le principali responsabili delle morti, sia nei conflitti che in situazioni di criminalità. Kofi Annan, ex segretario generale delle Nazioni Unite, ha affermato che questi strumenti possono essere considerati: “le vere armi di distruzione di massa”.
L’Italia nel commercio delle armi leggere
Bisogna ricordare che il commercio di armi è responsabile di circa la metà della corruzione mondiale, anche se occupa solo il 2% del flusso commerciale globale. In questo quadro a dir poco preoccupante, l’Italia occupa la seconda posizione come esportatore mondiale di armi leggere o di piccolo calibro. Tali armi vengono acquistate ad un prezzo relativamente basso; la loro diffusione contribuisce ad aumentare il numero delle morti di anno in anno.
Per fronteggiare questo fenomeno, nel 2001, a New York, è indetta la giornata mondiale per la distruzione delle armi leggere. Gli Stati membri delle Nazioni Unite, in collaborazione con organizzazioni non governative e società civile, dovrebbero promuovere eventi nei quali si sottolinea la necessità di distruggere le armi di piccolo calibro.
Le iniziative del 9 luglio
Per di più in diversi paesi del mondo, in questo giorno, si organizzano attività che hanno lo scopo di diffondere la conoscenza di questo argomento. Inoltre, queste iniziative hanno l’obiettivo di sollecitare un maggiore impegno da parte dei governi, nel controllo e nella produzione di questo tipo di armi.
Un appuntamento che evidenzia la necessità di un impegno collettivo, da parte dei cittadini e dei governi del mondo, per arginare questa piaga.