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Giornata Mondiale contro l’Ictus cerebrale

Il 29 ottobre di ogni anno si celebra la Giornata Mondiale contro l’Ictus Cerebrale. Prevedere l’ictus cerebrale non è difficile in quanto comporta la debolezza di un lato del corpo, come la bocca storta, la difficoltà nel parlare o comprendere, muovere con senza forza un braccio, una gamba, avere la vista sdoppiata o il campo visivo ridotto, mal di testa improvviso, avere uno stato confusionale, non riuscire a coordinare i movimenti né stare in equilibrio. Sono questi i sintomi, tutti o alcuni che indicano il verificarsi di ictus cerebrale.

La Giornata Mondiale contro l’Ictus Cerebrale e la World Stroke Organization (WSO, Organizzazione mondiale dell’Ictus)  hanno ritenuto opportuno accendere i riflettori su quanto sia importante il fattore tempo con il riconoscimento tempestivo dei sintomi, lanciando il tema “Minutes can save lives”. Focalizzando così, per l’edizione 2021, l’attenzione sulla prevenzione e lanciando l’hashtag #DontBeTheOne. 

Una persona su 4 è colpita da ictus nel corso della propria vita. L’età media di chi è stato colpito dall’ictus è piuttosto stabile nel tempo, e resta tra i 60 e i 65 anni. – “L’ictus è una patologia tempo-dipendente“. I risultati positivi si ottengono soprattutto grazie alle terapie disponibili a cui è legata in particolar modo la tempestività con cui si interviene.

Il 29 ottobre 2021 si celebra la Giornata Mondiale contro l’Ictus Cerebrale e in  questo evento l’ Università di Ferrara, con la collaborazione dell’Associazione Lotta all’Ictus cerebrale, ha organizzato un incontro con i cittadini dal nome: “Ogni minuto è prezioso, Minutes can save life”.

In tutto il mondo, ogni anno l’ictus colpisce circa 15 milioni di persone e anche in Italia i dati sono preoccupanti. Il fenomeno è in crescita, anche per l’invecchiamento della popolazione, motivo per cui è sempre più necessario affidarsi alle strategie di prevenzione per gestire in modo sostenibile e adeguato la patologia nel lungo termine e in un contesto di cronicità e comodità.

L’Ictus, in Italia è una grave causa di morte, dopo le malattie cardiovascolari. Quasi 150 mila persone vengono colpiti ogni anno e la metà di chi è stato colpito resta con problemi di disabilità anche grave.