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Giornata della legalità: in ricordo delle vittime delle mafie

Il 23 maggio si celebra la giornata della legalità, una manifestazione per commemorare le vittime delle stragi mafiose di Capaci e via D’Amelio, ma anche tutte le vittime innocenti delle mafie.

La manifestazione, promossa dal 2002 dal Ministero dell’Istruzione e dalla Fondazione Falcone, rientra in un percorso promosso dal Ministero dell’Istruzione per ricordare il sacrificio di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino e incoraggiare nelle scuole attività didattiche mirate alla cultura del rispetto e della legalità e per una cittadinanza attiva e responsabile.

“Occorre compiere fino in fondo il proprio dovere, qualunque sia il sacrificio da sopportare, costi quel che costi, perché è in ciò che sta l’essenza della dignità umana”Giovanni Falcone.

Le due date simboliche che si vogliono ricordare, sono il 23 maggio e il 19 luglio del 1992. Il 23 maggio 1992 fu compiuto un attentato di stampo terroristico-mafioso da Cosa Nostra nei pressi di Capaci (sul territorio di Isola delle Femmine) che uccise l’illustre Magistrato antimafia Giovanni Falcone. Gli attentatori fecero esplodere un tratto dell’autostrada A29. Oltre al giudice Falcone, viaggiavano in tre Fiat Croma blindate anche la moglie Francesca Morvillo e gli agenti di scorta.

Esattamente 57 giorni dopo, Paolo Borsellino e gli uomini della sua scorta, vengono fatti saltare in aria in via d’Amelio.

Borsellino sapeva che avrebbe fatto la stessa fine del suo collega, a cui era legato da una profonda amicizia. «Ora tocca a me» diceva, mentre nelle ultime interviste si definiva «un condannato a morte». Anche alla moglie Agnese aveva confidato: «Mi uccideranno, ma non sarà una vendetta della mafia, la mafia non si vendica. Forse saranno mafiosi quelli che materialmente mi uccideranno, ma quelli che avranno voluto la mia morte saranno altri».

Anche quest’anno, nel giorno dell’anniversario della strage di Capaci, si terranno una serie di iniziative, nel rispetto delle norme anti Covid. La giornata, dal titolo “Di cosa siamo Capaci”, inizierà al porto, punto di ritrovo degli studenti di tutta la Sicilia, e proseguirà nell’aula bunker del carcere Ucciardone. Sarà presente il capo dello Stato. Previsto l’intervento dei ministri Lamorgese, Cartabia, Carfagna e Bianchi.

 

Dora Caccavale
Dora Caccavale
Nata a Napoli (classe 1992). Laureata in Storia dell'Arte presso l'Università degli Studi di Napoli Federico II. Autrice del libro "Lettere di Mattia Preti a Don Antonio Ruffo Principe della Scaletta" AliRibelli Editore. Organizzatrice di mostre ed eventi artistici e culturali. La formazione rispecchia il suo amore per l'arte in tutte le sue forme. Oltre alla storia dell'arte ha infatti studiato, fin da bambina, danza e teatro. Attualmente scrive per la testata XXI Secolo.