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Giochi e bimbi:via i tablet,è tempo di puzzle,arte e disegni

I bambini sono sempre più lontani da quel che sono i giochi di apprendimento, aggregazione e comunicazione. Anzi,  molte forme di depressioni infantili stanno aumentando vertiginosamente.

Complice anche il virus che li ha tenuti fuori da tutte queste attività per un anno circa?
Complici le scuole, i laboratori , i centri sportivi e attività le ludiche sospese?
Complici le apparecchiature elettroniche che facilitano l’intrattenimento in casa dei bambini senza troppi capricci?
Sicuramente. Anzi, certo che sì! Ma da genitori bisogna far qualcosa!
Un buon momento per i bambini adesso che viviamo ancora nella piena riapertura delle scuole, si , poiché tutti i bimbi possono avere la possibilità di conoscersi, essere partecipativi, e attivi dopo tanti mesi di vera e propria “apatia” lontani da amici, scuola e senso del confronto.
Un buon momento anche il carnevale che è appena passato, poiché è stato un occasione per far aggregazione, per svagarsi e per stare insieme, nonostante i bimbi siano da qualche settimana la categoria più colpita dal virus, tant’è che si pensa già ad un rapido e repentino provvedimento, si ipotizza la chiusura delle scuole.

Gli psicologi infantili sostengono:

“Salviamo i bambini dai pericoli delle challenge.
I social, quel mondo privilegiato dei ragazzini, sta diventando un pericolo di grande portata.
La mancanza di contatti sociali dovuta all’emergenza sanitaria obbliga le persone, specie i ragazzini, a trascorrere più tempo davanti ai computer, ai tablet, ai cellulari. Ma il più delle volte però questi strumenti di comunicazione di massa si trasformano in delle vere e proprie trappole mortali, come é successo alla bambina di 10 anni di Palermo che ha perso la vita partecipando ad una delle folli challenge che circolano in rete. La prova di resistenza a cui la sfortunata vittima ha preso parte é chiamata “hanging challenge” e consiste in una sfida di resistenza. Per quanto si faccia fatica a comprenderla, questa prova consiste nello stringersi una cintura attorno al collo e resistere il più possibile. La piccola ha seguito i vari passaggi prima di restare asfissiata, trovandosi poi senza forze e crollando per terra.
Portata in ospedale é morta per encefalopatia.
I ragazzini, gli adolescenti devono essere educati al buon utilizzo dei social network perché una semplice curiosità a delle applicazioni che richiedono prove di forza e di coraggio
possono costare cara la propria vita.”

Parole toccanti e sicuramente sconvolgenti.

Infine esperti, specialisti e pediatri hanno verificato che i bambini cominciano
sempre prima a cimentarsi con i dispositivi digitali e il dato più eclatante arriva dagli
Stati Uniti: il 92% dei bambini inizia ad usarli già nel primo anno di vita e all’età di
due anni e mezzo li utilizza addirittura giornalmente. In Italia 8 bambini su 10 tra i 3 e i 5 anni
sanno usare il cellulare dei geni

Sono assolutamente convinti nell’affermare di non utilizzare i cellulari contro i
capricci, né video o giochi sul tablet per distrarre e calmare i bambini molto vivaci.

NO a smartphone e tablet prima dei due anni insomma, e se ci pensiamo bene: hanno davvero solo
due anni la stragrande maggioranza di bimbi che lo utilizzano. Durante i pasti e prima di andare a dormire, stop al cellulare per calmare i bambini. Sperando in un cambiamento radicale, più giochi costruttivi, meno dispositivi .
Luce che da fastidio agli occhi, lentezza d’apprendimento, stanchezza, tutti nemici acerrimi. Insomma che si ritorni a giochi di società, parchi nel verde, libri da disegnare ecc..i bambini sono comunicatori di emozioni,  non lasciamoli in silenzio con un affare tecnologico tra le mani troppo tempo. Facciamo sì che lo utilizzino con cognizione di causa.