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Giacinto Gigante, il principe della scuola di Posillipo

Giacinto Gigante fu un pittore, incisore e docente italiano di grande rilievo. Nato a Napoli l’11 luglio del 1806, è stato uno degli esponenti più importanti della scuola di Posillipo.

Gigante nacque in una famiglia di artisti, suo padre Gaetano, anch’egli pittore, lo iniziò allo studio dell’arte nel 1818.

Inoltre in quell’anno realizzò diverse opere, tra le quali ‘Un Vecchio pescatore seduto’, nella quale oltre alla firma dell’artista troviamo scritto: “questo marinaio fu la prima figura che io feci dal vivo nel 1818”.

Nel 1820 Gigante decise di approfondire la sua formazione e cominciò a frequentare l’atelier di Jacob Wilhelm Hüber, assieme ad Achille Vianelli. Hüber era un paesaggista tedesco che insegnò a Gigante diverse tecniche, come l’uso della camera ottica, o camera lucida. Con questo metodo l’artista poteva tracciare su un foglio da disegno il perimetro del paesaggio che desiderava ritrarre.

Parallelamente agli studi presso Hüber, dal 1818 Gigante svolse l’attività di disegnatore di mappe nel reale officio topografico. Durante quest’attività sviluppò i processi dell’acquaforte e della litografia.

Nel 1829 l’artista partenopeo fu impegnato nella realizzazione della carta topografica e ideografica del comune di Napoli e dintorni; opera eccelsa nella quale conciliò la necessità di documentare i territori geografici del napoletano con la lezione appresa da Hüber. Quest’esperienza forgiò Gigante, che in quegli anni impiegò la tecnica del maestro tedesco per realizzare degli scorci del golfo di Napoli.

Il lavoro di Giacinto Gigante e la scuola di Posillipo

Dopo la partenza di Hüber da Napoli nel 1821, Gigante si avvicinò al lavoro del pittore olandese Anton Sminck van Pitloo, docente presso l’Accademia di belle Arti di Napoli. In questo periodo l’artista napoletano riuscì a fornire il meglio della sua produzione artistica, nel 1824 vinse il premio di seconda classe del paesaggio. Nello stesso anno realizzò il suo primo dipinto ad olio, il ‘Lago Lucrino’ caratterizzato da linee dense e minute allo stesso tempo.

Mentre Hüber tramandò a Gigante le basi della pittura, van Pitloo fu un vero e proprio maestro, capace di sostenerlo e di aiutarlo ad esprimere il suo genio artistico. Gli allievi di van Pitloo si unirono sotto il nome di Scuola di Posillipo, della quale l’artista napoletano è stato uno dei massimi esponenti.

Giacinto Gigante perì nella sua Napoli il 29 novembre del 1876.